Querce secolari sacrificate per la Bretella di Muraglia, a Pesaro parte l’esposto di Legambiente

Querce secolari sacrificate per la Bretella di Muraglia, a Pesaro parte l’esposto di Legambiente
Querce secolari sacrificate per la Bretella di Muraglia, a Pesaro parte l’esposto di Legambiente
di Letizia Francesconi
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Martedì 18 Ottobre 2022, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 12:47

PESARO Legambiente e il neonato comitato “La grande quercia” hanno presentato un esposto contro l’abbattimento delle querce secolari a completamento della bretella di Muraglia. Il documento è sottoscritto da Rosalia Cipolletta e dall’architetto Gabriele Filippini, ed è stato inoltrato al Nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Ancona e al gruppo carabinieri Forestale di Pesaro, enti competenti questi a fare istruttoria e verifiche per poi inoltrare poi il tutto in caso di illeciti ambientali alla Procura competente.  
Per procedere e realizzare le opere della bretella, Autostrade ha già deliberato com’è noto, l’abbattimento di sette querce secolari, che insistono proprio sul tratto di strada chiuso di strada Carloni all’altezza della Baratoff. «L’associazione e il gruppo di esperti che si è preso a cuore il caso – entra nel merito la responsabile Legambiente Cipolletta – ha potuto constatare che Società Autostrade fin dai mesi scorsi non ha effettuato alcun sopralluogo preventivo, anzi ha redatto il progetto di realizzazione del tratto della bretella e il riordino del verde, mettendo i picchetti nel tratto oggetto d’intervento, solo sulla base della cartografia d’indirizzo regionale e provinciale. Se viceversa, i tecnici della società avessero già effettuato un sopralluogo, si sarebbero resi conto della presenza delle querce centenarie da sempre tutelate e che quindi non possono essere abbattute».

Autostrade

«Se Autostrade decide di procedere comunque - riporta l’esposto - si produrrebbe un gravissimo danno ambientale e paesaggistico, anche dal punto di vista dell’importanza di quelle alberature come barriera floristica e vegetazionale, in un’area che diventerà ancora più trafficata di qui in avanti. Si sottolinea anche che per il completamento della bretella non è affatto necessario procedere all’abbattimento di quelle querce, sarebbe sufficiente per Autostrade non costruire il tratto di barriera schermata artificiale, lasciando in essere la vegetazione, anzi ampliandola realizzando nuove barriere con tecniche di ingegneria naturalistica. Si chiede al comando dei carabinieri ecologici di verificare iter e procedure sul divieto di abbattimento, e qualora l’impresa incaricata procedesse di impedirlo, e sanzionare Autostrade, verificando anche la sussistenza o meno di reati ambientali«Abbiamo di pari passo già richiesto – anticipa Cipolletta – un incontro con i tecnici di Autostrade che seguono le opere accessorie, e il servizio Ambiente e Urbanistica del Comune, per trovare altre soluzioni senza impedire o intralciare l’opera lungo quel tratto, e tutto senza fermare i lavori per un certo periodo di tempo in attesa dell’istruttoria, perché non servirebbero neppure varianti urbanistiche. Non si renderebbe infatti necessario modificare il tracciato progettato, proseguendo con i lavori per la barriera antirumore, dopo le piantumazioni secolari. Ricordo anche, che l’esposto si basa sul rispetto e l’applicazione della Legge regionale numero 23 del 2005, che tutela querce come quelle».
 

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