Pesaro, lavori no-stop sulla bretella di Muraglia. Il Consorzio Sac svela in anteprima la futura strada Berlinguer: «Raddoppiamo gli operai, ecco quando riapre»

Il direttore dei lavori Mastrocinque: "Rispetteremo ogni impegno con serietà e qualità"

Pesaro, lavori no-stop alla bretella di Muraglia. Il Consorzio Sac apre in anteprima le porte di strada Berlinguer e annuncia: «Raddoppiamo gli operai»
Pesaro, lavori no-stop alla bretella di Muraglia. Il Consorzio Sac apre in anteprima le porte di strada Berlinguer e annuncia: «Raddoppiamo gli operai»
di Gianluca Murgia
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Martedì 28 Febbraio 2023, 04:35 - Ultimo aggiornamento: 11:55

PESARO- L’odore della calce, in strada Arnaldo Carloni, si mischia all’aria umida di fine febbraio. Il possente rullo da 200 quintali, intanto, lavora no-stop per compattare il rilevato dopo la stabilizzazione. Le vibrazioni si percepiscono a decine di metri di distanza, in zona Baratoff, cuore del maxi cantiere da 5,9 milioni che ridisegnerà una parte strategica della viabilità cittadina. «I nostri 25 operai, tutti di fiducia, lavorano ogni giorno, sabato e domenica compresi, dalle 7 alle 17 - spiega il geometra Nicola Mastrocinque, nuovo direttore tecnico del lavori e uomo di fiducia del Consorzio Stabile Sac, colosso nazionale che fa capo all’imprenditore sannita Enzo Rillo -. A breve chiederemo di poter lavorare 2 ore in più al giorno. E da marzo, con l’avanzamento dei lavori, arriveremo a 50 operai. Oggi non possiamo: l’area è troppo spezzettata tra le 4 nuove rotatorie. Il Consorzio Sac, che ha decine e decine di commesse in tutta Italia, ha sempre rispettato ogni data di consegna con puntualità, serietà, competenza e qualità: sarà così anche a Pesaro». 

 
 



Altri 5 mesi di lavori


Il Corriere Adriatico è il primo giornale a percorrere la futura bretella dall’inizio alla fine, tra tratti già spianati e altri solo abbozzati, foreste metalliche di tondini per il cemento armato, reticolati arancioni sparti aree, catene biancorosse (che segnalano i cavi di media tensione), cumuli di terra e querce salvate.
Decine i mezzi e gli operai al lavoro. L’ultima tranche del cantiere è iniziata il primo febbraio ma la zona - tra via Pantano e via Giorgi - è stata interdetta al traffico dallo scorso 14 ottobre. Serviranno ancora 5 mesi di lavoro per completare tutta la nuova circonvallazione di Muraglia: dead-line l’8 agosto 2023. L’annunciata riapertura parziale di Strada Carloni (tra il Ct tennis e Muraglia), slittata da metà febbraio al 3 marzo non dovrebbe essere riprorogata, nonostante il maltempo di questi giorni. 
«È comunque previsto un summit, giovedì, tra Comune e Società Autostrade» annuncia l’assessore Enzo Belloni, ricordando come i concomitanti lavori sulla ciclabile di via Fratti siano stati posticipati di una decina di giorni anche se su quell’arteria saranno garantiti sempre i due sensi di marcia. «Vede quel rullo? Va avanti e indietro per otto ore al giorno - continua Mastrocinque -.

Tutto deve essere fatto rispettando le tempistiche ma anche con qualità per evitare che poi si creino, in futuro, avvallamenti o crepe nell’asfalto. Se non ci saranno problemi ostativi il cantiere sarà concluso entro l’8 agosto 2023». Si va avanti spediti. Mastrocinque parla e osserva l’applicazione meteo del cellulare: ecco quali sono le problematiche ostative, dopo aver già sistemato questioni come i ritrovamenti bellici, archeologici e le querce storiche da salvaguardare.

I tre fattori

«Ci sono tre fattori - sottolinea ancora il geometra - Siamo in una zona paludosa e appena si scava affiora l’acqua. E da dicembre a febbraio questa situazione è ancora più evidente. L’area di lavoro è spezzettata tra le 4 rotatorie e tratti stradali, e ci impedisce in questa fase di aumentare il numero dei mezzi e operai al lavoro. Infine, se piove si complica tutto». E di pioggia, purtroppo, ne sta cadendo. 
«Meteo a parte il cantiere procede spedito. E ci siamo mossi per tempo con i fornitori - fa notare -. Gli approvvigionamenti sono tutti evasi». La rotatoria 1, che collega l’interquartieri da via Pertini a Strada Pantano Castagni, è già tracciata come in parte lo è quella che andrà a cancellare una fetta degli orti di Muraglia (la rotatoria 3, tra via Carloni e via Dei Condotti). La rotatoria 2 è in fase di formazione di rilevati (in zona Baratoff), mentre il rondò numero 4, quello chiuderà la bretella che da via Pertini sbuca in via Lombroso, davanti al futuro ospedale, oggi è una distesa di terra mossa con una perforatrice al lavoro per l’inserimento di pali che poi andranno a sostenere le pareti fonoassorbenti alte 5 metri, di produzione dello stesso Consorzio. 


Area paludosa e pioggia


«I residenti? Mai avuto problemi. Come avanzamento lavori siamo al 20% ma questa è l’ossatura della strada, il lavoro più oscuro, fatto di movimenti di terra: per una sola rotatoria almeno 1.500 metri cubi di terra, che arrivano dall’area di proprietà dell’Autostrada (avanzata dai lavori della terza corsia, ndr) dove eseguiamo la stabilizzazione a calce fondamentale per le zone paludose. Non si possono mettere 1,5 milioni di asfalti sulla ricotta: si deve creare un fondo adeguato. Le altre lavorazioni, che inizieranno a breve, saranno molto rapide: tutto è ormai cantierizzato».
Gianluca Murgia

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