Bomba day a Pesaro, pronti a disinnescare
uno degli ordini più grossi ritrovati

Bomba day a Pesaro, pronti a disinnescare uno degli ordini più grossi ritrovati
Bomba day a Pesaro, pronti a disinnescare uno degli ordini più grossi ritrovati
di Miléna Bonaparte
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Sabato 3 Dicembre 2022, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 11:28

PESARO Gli esplosivi da guerra sono un terribile incubo, anche a distanza di 78 anni, l’allora passaggio del Fronte. E quella di Case Bruciate è «una delle bombe di aereo più grandi in assoluto che abbiamo neutralizzato nell’area centro settentrionale della penisola. L’ordigno armato di spolette contiene una carica di tritolo di 250 chilogrammi per un peso complessivo di 1000 libbre, circa mezza tonnellata, per l’esattezza 453 chili. Ed è lungo 1 metro e 35 per un diametro di 47 centimetri. Un residuato bellico della seconda guerra mondiale di fabbricazione americana, in pessimo stato di conservazione, ma ancora attivo e assai pericoloso». 


Le fasi

Il tenente colonnello Franco Falasca, ufficiale addetto alla pubblica informazione del Reggimento genio ferrovieri di Castel Maggiore-Bologna, domani mattina, dalle 9 a mezzogiorno, interverrà nella bonifica, con disinnesco e brillamento finale, della bomba ritrovata e messa in sicurezze lungo la strada provinciale Montefeltro, tra il casello dell’autostrada e l’abitato di Case Bruciate. Anche lui farà parte delle 2 squadre speciali di artificieri e genieri, per un totale di 20 militari, all’opera domenica nella buca dove l’ordigno è stato messo in sicurezza dentro un involucro protettivo. «Una operazione che abbiamo definito complessa e rischiosa date le caratteristiche della bomba - precisa il tenente colonnello -. Per questo ora i colleghi sono al lavoro per allestire una struttura di contenimento (nella foto), si tratta di grandi recipienti che vanno riempiti di sabbia per innalzare una barriera, una sorta di cubo, che non faccia propagare le pericolose schegge dell’ordigno in caso di accidentale esplosione durante il disinnesco o despolettamento». 
La bonifica, un complesso e delicato intervento in 3 fasi, avverrà entro 2 anelli di sicurezza: il primo di 591 metri, dove è stato necessario lo sgombero di case e attività economiche dei 900 residenti di Case Bruciate, dalle 6 alle 8 e fino al termine delle operazioni previsto tra mezzogiorno e al massimo le 15; e il secondo anello di 755 metri dove il rischio è minore, ma non si può uscire dalle abitazioni e dai locali pubblici. «La prima fase - ricapitola Falasca - prevede la costruzione attorno alla bomba di una struttura temporanea di protezione per la mitigazione degli effetti di un’eventuale esplosione.

La seconda consiste nella neutralizzazione dell’ordigno tramite la rimozione dei sistemi di innesco. E l’ultima fase prevede il trasporto della bomba priva di spolette in un’area condizionata per il brillamento». L’atto finale della deflagrazione avverrà in strada Stroppato, vicino alla vecchia cava. «Le attività sono dirette dalla Prefettura che ha emesso l’ordinanza per la evacuazione e l’interdizione dell’A14 tra Cattolica-Gabicce e Fano. Il tutto fino alla conclusione della bonifica che prevediamo duri circa 3 ore». 

L’ordinanza

Nella mattinata di ieri è stata emanata anche l’ordinanza del sindaco. «Dalle 8 fino al termine delle operazioni degli artificieri - scrive il Comune che gestisce le operazioni di sgombero - è prevista la chiusura della circolazione dei veicoli nella zona rossa di pericolo. Blocco del traffico in strada San Germano, strada Selva Grossa, via Mario Ricci, strada Fornace Vecchia, strada Di Raschietto, strada provinciale 423 Montefeltro tra il sottopasso dell’A14 e via del Vallo esclusa». L’ordinanza prevede inoltre la «inibizione delle attività commerciali, agricole e artigianali ricadenti nell’area di evacuazione». L’ordigno è stato ritrovato il 18 ottobre dalla ditta Bst Bonifiche nel cantiere dell’A14 limitrofo a strada Montefeltro, vicino al ristorante PepeSale, dove sono in corso le opere compensative della terza corsia autostradale.
 

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