Biolaboratorio sperimentale: ecco le firme e l'esposto per bloccarlo

Biolaboratorio sperimentale: ecco le firme e l'esposto per bloccarlo
Biolaboratorio sperimentale: ecco le firme e l'esposto per bloccarlo
di Luigi Benelli
3 Minuti di Lettura
Sabato 7 Gennaio 2023, 07:40

PESARO -  Comitato, raccolta firme ed esposto alla magistratura. Il laboratorio sperimentale che nascerà alla Torraccia preoccupa i residenti, tanto che l’altra sera, vigilia dellEpifania, si sono riuniti nella sala degli specchi dell’Alexander Museum per definire le linee di azione. Un centinaio di partecipanti, una trentina collegati da remoto e qualcuno arrivato persino da Rimini e Macerata.

Tutto è iniziato con la delibera del Comune per la vendita del terreno a Torraccia per “la creazione di un laboratorio di bio-sicurezza (BSL3), ossia una struttura in grado di garantire sperimentazioni e manipolazioni – in vivo e in vitro – di agenti virali.

Di qui i primi dubbi dei consiglieri e dei cittadini. L’Amministrazione comunale ha risposto che il trasferimento della sede dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche “Togo Rosati” non avrebbe comportato rischi né che sarebbero stati eseguiti esperimenti in laboratorio e manipolazioni genetiche.


Il chiarimento


«Le stalle che lo comporranno accoglieranno gli animali destinati alla macellazione che vengono interessati da patologie» aveva detto. Ma il caso si è tutt’altro che sopito. «Siamo preoccupati – spiegano i membri del comitato – la delibera recita la possibilità di creare un laboratorio di sicurezza BSl3 in grado di garantire sperimentazioni e manipolazioni in vivo e in vitro di agenti virali pericolosi. E’ una zona a rischio esondazione, cosa che comprometterebbe la sicurezza dell’istituto. Un laboratorio come questo può portare alla svalutazione da un punto di vista turistico della città, ma anche economica delle abitazioni. Noi chiediamo un confronto con l’amministrazione ed essere ascoltati. In casi come questo, sarebbe stato necessario un percorso partecipativo». Intanto è scattata la raccolta firme. «Sono oltre mille quelle raccolte, abbiamo creato un canale Telegram con già oltre 350 iscritti in poche ore. E soprattutto arrivano manifestazioni di contrarietà non solo dal quartiere, ma da tutta Pesaro e persino da tutta Italia, segno di un grande interesse su questa vicenda e di grande preoccupazione. La costruzione di questo laboratorio distruggerebbe definitamente l’economia del nostro territorio e il valore delle nostre case. Il piano regolatore prevedeva altro». Il comitato sa che per avere voce non bastano le firme.

«La composizione è trasversale, tra noi ci sono anche avvocati. Stiamo valutando anche un’azione legale come un esposto affinchè si possa davvero far luce su quanto verrà costruito e capire i rischi per la popolazione. Non molliamo». Così come è determinato a mettere i bastoni tra le ruote all’amministrazione comunale il consigliere Lega Giovanni Dallasta.

«L’Amministrazione comunale non si è confrontata con la cittadinanza - spiega - siamo pronti alle barricate. Non è pensabile avere un laboratorio di 1500 mq con 15 mila metri di terreno intorno dove vengono alloggiati gli animali. Parliamo di un laboratorio in mezzo alla città, dove si fa sperimentazione con tutte le problematiche igienico sanitarie che ne conseguono. Una struttura sperimentale solo un grado sotto quello di Wuhan. Ce ne sono tre in tutta Italia. Va fatto altrove, in un luogo isolato, non nella zona di esondazione del Foglia». Nell’ultimo consiglio comunale prima della pausa natalizia si è annunciato che prossimamente verrà convocata la commissione consiliare per spiegare il tipo di struttura che verrà realizzata alla Torraccia. 
 

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