ll basket di Pasqua fa il pienone a Pesaro: «E abbiamo detto no a 60 squadre, troppi alberghi ancora chiusi»

Mainieri e Gigliotti amareggiati per le difficoltà di alloggiare tutti gli ospiti

ll basket di Pasqua fa il pienone a Pesaro: «E abbiamo detto no a 60 squadre, troppi alberghi ancora chiusi»
ll basket di Pasqua fa il pienone a Pesaro: «E abbiamo detto no a 60 squadre, troppi alberghi ancora chiusi»
di Luca Senesi
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Mercoledì 5 Aprile 2023, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 6 Aprile, 08:23
PESARO Arriva la Pasqua e lo sport ritorna protagonista con i tornei: dal 7 al 10 aprile, i tornei di basket apriranno le porte ai primi turisti della stagione. I tornei Ciao Rudy e quello di basket femminile targato Olympia riscuoto ogni anno sempre più successo e iscrizioni tanto che a livello organizzativo l’accoglienza è diventata un vero e problema. Pesaro infatti, ricettivamente parlando è troppo limitata per ospitare le squadre che si iscrivono in numero sempre maggiore. 


Le due facce della medaglia


«Siamo contenti a metà ammettono Pino Mainieri e Giulio Gigliotti organizzatori rispettivamente del torneo maschile Ciao Rudy e di quello femminile targato Olimpia - i numeri chiariscono la situazione: abbiamo 2.700 giocatori tra i due tornei, 350 allenatori poi arbitri e tecnici e più 1.500 genitori che, non avendo l’obbligo di prenotare tramite l’organizzazione, riempiono molti alberghi portando però via il posto ad altre squadre. Sono 160 quelle iscritte quest’anno ma abbiamo dovuto lasciare fuori 60 società in parte perché non ci sono abbastanza campi da gioco ma soprattutto mancano alberghi disponibili a ospitare tutti». Tanti giocatori alloggeranno in alberghi di Gabicce e Cattolica e questo per l’organizzazione significa noleggiare bus navetta per gli spostamenti tra gli alloggi e i campi. «Cogliamo l’occasione per ringraziare Esercito e Aeronautica militare che ci hanno messo a disposizione due pullman grazie all’intermediazione dell’assessore Della Dora». 


Troppe adesioni


Ma non è finita. «Da soli non possiamo farcela e dal prossimo anno stiamo pensando di abbassare drasticamente il numero dei partecipanti – fa notare Giulio Gigliotti – c’è un problema di burocrazia che ci costringe a sempre più regole e assicurazioni da pagare ma il problema più grande resta la ricettività».


Accoglienza insufficiente


Qui arriva una frecciatina all’Apa «Se turismo vuol dire portare a Pesaro tante persone che affollano ristoranti e negozi ma poi si è costretti a mandarli negli alberghi di Cattolica e Gabicce perché molti alberghi di Pesaro restano chiusi aspettando di aprire per l’estate; dire a numerose società sportive che sono spesso venute che quest’anno non possiamo ospitarle perché non c’è più spazio ricettivo è veramente brutto».
L’assessore allo sport Mila Della Dora sottolinea invece la capacità di fare rete e come Pesaro sia una città attrattiva sportivamente «Siamo una città con impianti adeguati ai grandi numeri e sappiamo fare rete laddove non arriviamo da soli; ben 25 le palestre coinvolte, 18 quelle a Pesaro ma si giocherà anche a Gabicce, Gradara, Vallefoglia.

In Italia un torneo con questi numeri è una cosa ben rara. Certo i problemi ci sono ma ognuno ha fatto il massimo che poteva». Ciò detto ecco i tornei che vedono la partecipazione di 160 squadre tra maschili (88) e femminili (72) e sono previste tutte le categorie dai piccoli di 10 anni fino agli under 19 con tutte le categorie intermedie. Le squadre pesaresi iscritte sono 10 maschili e 3 femminili (alcune società hanno squadre diverse a seconda delle categorie). Si comincia venerdì 7 aprile alle 16 con partite su tutti i campi. Lunedì di Pasquetta partita finale alle 13.45. Ci saranno 70 arbitri da tutta Italia con 10 istruttori, 5 funzionari della Federazione Italiana Pallacanestro. Tra questi anche qualche talent scout per scoprire i giocatori più promettenti. 


La novità dell’anno


«Da quest’anno – aggiunge Mainieri - è stato introdotto il premio fair Play per il torneo maschile intitolato a Lorenzo Bastelli, giocatore di Castel San Pietro morto giovanissimo per malattia che quando partecipò al torneo si era sempre distinto per scusarsi in caso di fallo e aiutare l’avversario a rialzarsi. Sarà l’organizzazione e gli arbitri a decidere chi si meriterà questo riconoscimento».


Un salto di qualità


Anche quest’anno comunque alla fine sarà un successo ma qualcosa deve cambiare a livello di enti perché il Comune di Rimini ha già contattato gli organizzatori chiedendo di spostare i tornei direttamente da loro garantendo impianti e tutta la disponibilità ricettiva necessaria. L’Associazione pesarese albergatori da parte sua dice «Gli hotels stanno differenziando le offerte e questo per i grandi eventi è un problema - afferma il presidente Apa Paolo Costantini – in questo periodo non tutti hanno riaperto e molti (il 30%) hanno la formula del bed and breakfast e per questi tornei non sono adatti; in ogni caso gli hotel disponibili ospitano la maggior parte dei partecipanti al torneo che siamo ben felici sia nella nostra città».

 

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