Giannina trovata senza vita a Barchi: domani l'autopsia per chiarire le cause della morte in casa

Giannina trovata senza vita a Barchi: l ipotesi è quella di morte naturale, domani l'autopsia
Giannina trovata senza vita a Barchi: l’ipotesi è quella di morte naturale, domani l'autopsia
di Jacopo Zuccari
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Domenica 12 Giugno 2022, 06:20

TERRE ROVERESCHE -  Fissata per lunedì mattina l’autopsia sulla salma di Giannina Fucili di 67 anni, per fare chiarezza sulla sua morte. Il corpo ritrovato in avanzato stato di composizione, tanto che si pensa sia morta almeno 48 ore prima del suo ritrovamento, non ha permesso al medico legale di stabilire le ragioni del suo decesso. Giannina è stata trovata morta sul divano e intorno a lei del sangue: uno scenario che ha fatto ipotizzare una possibile azione violenta, anche se al momento l’ipotesi più concreta è quella della morte naturale. 


Il compagno della donna, Antonio Pazzaglia di 80 anni (che la signora Fucili accudiva quotidianamente) era stato ritrovato in uno stato di choc, solo nell’appartamento al piano di sopra dell’abitazione che la coppia condivideva nel centro di Barchi, in piazza Terzi.

L’anziano reduce da una grave malattia che nel tempo aveva reso precarie le sue condizioni di salute, da due giorni non riusciva a chiedere aiuto avendo compreso che qualcosa era accaduto visto che la compagna non lo raggiungeva. Ascoltato dai carabinieri non è stato in grado di fornire un quadro chiaro di quanto sia accaduto. È stato però ricoverato in ospedale a Fano e non è sottoposto a nessuna misura cautelare, condizione che rafforza l’ipotesi della morte naturale.


L’altra sera sul posto insieme all’ambulanza, ai carabinieri, agli uomini della Scientifica e ai vigili del fuoco si è presentata anche la Pm Maria Teresa Fucci. Pazzaglia, originario di Pesaro, già titolare di un’autofficina nel capoluogo e a Metaurilia, è stato ritrovato dai carabinieri e dai vigili del fuoco al piano di sopra quando è stato fatto l’ingresso nell’abitazione. Una coppia molto riservata, che conduceva come molti altri anziani un’esistenza appartata e discreta. Nel bar della cittadina ieri mattina tutti ricordano Giannina e anche Antonio Pazzaglia, più anziano della compagna.

«Siamo sgomenti e addolorati, è stata quasi come una morte nel silenzio quando si moriva di Covid all’inizio della pandemia», hanno commentato i residenti di piazzetta Terzi. Tra loro, il vicesindaco Claudio Patregnani, scosso dalla tragedia alla vigilia del voto per le amministrative a Terre Roveresche. I concittadini parlano di Pazzaglia che progressivamente si era debilitato e veniva assistito dalla moglie e dal figlio Massimiliano, residente a Fano. La morte di Giannina risalirebbe ad almeno 48 ore precedenti il suo ritrovamento. A dare l’allarme un amico del figlio che abita a Barchi. La famiglia era assistita dalla Caritas che consegnava sulla porta i viveri per i due anziani. 


«Antonio non guidava la macchina, veniva su il figlio ad aiutarli – racconta un residente – Ci eravamo accorti che l’altra sera erano rimaste le luci accese in modo anomalo in casa. Poi sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri per verificare cosa fosse successo». Le indagini dei carabinieri e della procura della repubblica escludono la morte violenta. La donna era solita parcheggiare l’auto davanti casa, poi spostata in occasione di un recente raduno di auto d’epoca. Da allora, l’auto non è stata più rivista dai residenti nel solito parcheggio in piazza Terzi.

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