Ballo senza autorizzazione: il Tribunale assolve i 4 imputati dello Chalet del Mar

Lo Chalet del Mar
Lo Chalet del Mar
di Luigi Benelli
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Martedì 1 Giugno 2021, 09:35

FANO - Chalet del Mar, assolti i quattro imputati. Nell’estate del 2017 il locale fu messo sotto sequestro preventivo da carabinieri e guardia di finanza per mancanza dell’autorizzazione per fare attività da discoteca, avendo solo di una “Scia” per il piccolo intrattenimento di tipo piano bar.

Per l’accusa una gestione irregolare rispetto alla tutela della pubblica incolumità, secondo l’articolo 681 del codice penale. Non c’era l’autorizzazione della commissione comunale di vigilanza per i locali di pubblico spettacolo anche con riferimento all’Arzilla Beach.

Gli imputati Richard Mengucci, Filippo Aiudi, il rappresentante legale Maurizio Girolimetti e Daniele Pascucci ieri sono stati giudicati davanti al Tribunale monocratico di Pesaro. Per loro l’imputazione era di aver “programmato attività danzanti e pubblici spettacoli con ingresso libero senza alcuna limitazione numerica, senza aver ottenuto il provvedimento a tutela della pubblica incolumità”.

Un locale autorizzato e adibito come ristorante e dotato dei presidi di sicurezza funzionali al numero di persone ai tavoli.

Secondo l’impianto accusatorio mancavano una via d’accesso libera per eventuale mezzi di soccorsi e un servizio antincendio adeguato. Nei giorni dei controlli erano stati trovati 1.053 avventori anziché i 192 da regolamento.

Ma la giudice Lorena Mussoni ha assolto tutti gli imputati difesi dagli avvocati Lorenzo Ruggeri e Alberto Bordoni perché il fatto non sussiste. Lo stesso pm, in sede di discussione, aveva chiesto l’assoluzione. Già nei giorni successivi il giudice Giacomo Gasperini aveva firmato il dissequestro del bar e degli impianti audio.

Un’assoluzione che arriva dopo altri due proscioglimenti legati allo stesso fatto ma in periodi diversi. L’avvocato Lorenzo Ruggeri sottolinea: «Questa difesa ha prodotto tutte le autorizzazioni necessarie, da quella temporanea alla licenza definitiva. La stessa procura ha chiesto l’assoluzione». Anche l’avvocato Alberto Bordoni si dice «molto soddisfatto, tutto si è chiuso per il meglio. Ora attenderemo le motivazioni, ma il giudice ha assolto con formula piena».

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