Il commissario Lega Marche dà la linea su Muraglia: «Fonderemo territorio e azienda»

Il commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti
Il commissario della Lega Marche, Riccardo Augusto Marchetti
di Lorenzo Furlani
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Sabato 13 Novembre 2021, 08:20

PESARO - Muraglia non è il sito migliore per il nuovo ospedale di Pesaro, soprattutto per i problemi di viabilità, ma va bene la sintesi trovata dalla giunta Acquaroli perché la Lega vuole cambiare realmente la gestione della sanità superando l’inconcludenza e gli errori del Pd con la costruzione del nuovo ospedale di Pesaro, senza sacrificare quello di Fano, garantendo Urbino e Pergola e realizzando un modello di sanità diffusa. 

Due assemblee con Lucentini
A metà pomeriggio di ieri il commissario delle Marche del partito di Salvini dà ai media la linea sulla mediazione istituzionale trovata dalla Regione con il Comune di Pesaro con la scelta tecnica del sito di Muraglia.

In tempo utile per frenare il dissenso nelle assemblee convocate dal commissario provinciale Lucentini con gli eletti e i coordinatori a Pesaro e a Fano, con l’intenzione però anche di gratificare in qualche modo la protesta che ribolle nella base militante, tanto più dopo la votazione nell’assemblea provinciale della Lega che aveva preferito il sito di Case Bruciate.

A Marchetti sta a cuore soprattutto marcare che gli obiettivi del centrodestra sono altri rispetto alla localizzazione del nuovo ospedale. Ovvero il superamento dell’ospedale unico, la revoca del project financing e quello ancora da realizzare (anticipato da mesi come notizia dal Corriere Adriatico): la riorganizzazione sanitaria con la creazione di un’azienda provinciale autonoma nella quale fondere Marche Nord.

«Vogliamo concretezza»
«L’obiettivo della Lega - afferma il commissario delle Marche Riccardo Augusto Marchetti nel comunicato stampa - è quello di dare ai marchigiani la concretezza che è sempre mancata in trent’anni di amministrazione di centrosinistra. Alle elezioni di settembre 2020 abbiamo ricevuto un mandato chiaro dai cittadini: dare risposte reali dopo anni di promesse infrante. Avremmo preferito che il sito si potesse localizzare altrove, perché Muraglia ha una viabilità già complicata - sottolinea Marchetti -, condividiamo però la sintesi prodotta dalla giunta Acquaroli».

«Nuovo modello di gestione»
«Non possiamo permettere che le diatribe tra chi vuole che l’ospedale venga costruito a Muraglia e chi lo vuole a Case Bruciate - puntualizza il commissario della Lega parlando agli scontenti: eletti, iscritti e simpatizzanti - impedisca di centrare un obiettivo che è fondamentale non solo per Pesaro ma per tutta la provincia: grazie al nostro lavoro finalmente l’ospedale di 150 milioni di euro, che i cittadini attendono da troppo tempo, vedrà la luce. E tutto questo senza chiudere gli altri presidi ospedalieri come quello di Fano, Pergola o Urbino. La dualità tra territorio e azienda ospedaliera ha di fatto segnato il fallimento del Pd, poiché ha comportato una perdita di pazienti, costretti a rivolgersi a strutture di altre regioni, alle quali la Regione Marche paga le cure. Grazie alla Lega si aprirà una nuova stagione - va avanti Marchetti - che vedrà gli ospedali di territorio avere un ruolo centrale nella gestione della sanità regionale».

«Una follia chiudere il Santa Croce»
«Per quanto riguarda per esempio il caso di Fano - precisa Marchetti -, la precedente amministrazione regionale a trazione Pd, aveva già deciso di chiudere tutto in favore di un ospedale unico. Come Lega abbiamo manifestato sin da subito profondo disaccordo e per questo abbiamo chiesto di rivedere il project e di pensare sì ad un nuovo ospedale, ma che non assorbisse tutti gli altri. Nella vallata fanese ci sono oltre centomila abitanti e prevedere la chiusura del nosocomio sarebbe stata una follia. Nella nostra visione, a fianco al nuovo ospedale di Pesaro, ci saranno strutture ospedaliere in grado di rispondere ai bisogni di salute diffusa».

«La Lega non abdica a nessuno, ma siamo consapevoli che i cittadini vogliono fatti, non sterili polemiche - conclude Marchetti -. Per noi riportare il buon governo della sanità significa fondere territorio e azienda, fare un nuovo ospedale a Pesaro e dare servizi nelle altre strutture ospedaliere senza chiuderle».

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