Assunzione anomala ritirata, la Lega: «Via il presidente di Aset». E Fdi attacca la giunta Seri

Il presidente di Aset, Paolo Reginelli
Il presidente di Aset, Paolo Reginelli
di Lorenzo Furlani
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Lunedì 4 Ottobre 2021, 08:45

FANO - L’avviso per l’assunzione anomala ad Aset di un addetto alla comunicazione incaricato anche della rendicontazione dei progetti finanziati è stato ritirato dall’azienda dei servizi, sulla base di un parere legale che ha confermato le criticità della selezione, ma la notizia pubblicata ieri dal Corriere Adriatico non tacita il caso politico. Tutt’altro.

La questione tecnica
Infatti, se si avvia a soluzione la questione tecnica, in attesa di verificare alla prossima pubblicazione del nuovo bando la formulazione corretta della selezione così da evitare sia sovrapposizioni con i servizi della comunicazione appaltati a un’agenzia esterna, sia impropri ostacoli di accesso o al contrario ingiustificati vantaggi per i potenziali candidati, ecco che vengono messe in evidenza dalle opposizioni consiliari le responsabilità politico amministrative per un bando incongruo e per una comunicazione istituzionale, sul caso, inefficiente e, di fatto, evasiva.

Ad alzare il tiro sono la Lega, che sulla vicenda aveva convocato una seduta della commissione garanzia e controllo con il presidente Luigi Scopelliti, e Fratelli d’Italia, che aveva presentato un’interrogazione consiliare sottoscritta da Lucia Tarsi e Giuseppe Pierpaoli.

Il bersaglio pieno
La Lega punta al bersaglio pieno con il segretario Luigi Scopelliti che divulga un comunicato per chiedere le dimissioni del presidente di Aset, Paolo Reginelli. «Constatiamo che un simile fatto diminuisce la fiducia dei cittadini verso chi amministra questa azienda - si legge nella nota - e, pertanto, chiediamo al presidente Paolo Reginelli di fare un passo indietro e dimettersi dall’incarico. La stessa amministrazione comunale tramite l’assessore Samuele Mascarin, sia in commissione garanzia e controllo sia in consiglio comunale, aveva espresso le proprie perplessità ed aveva già provveduto a coinvolgere il comitato di controllo per raccogliere maggiori informazioni su un precedente affidamento a un’agenzia di comunicazione che presentava significative sovrapposizioni con l’attuale bando». 

«Il presidente responsabile»
«La responsabilità di questa operazione - conclude la nota della Lega - cade direttamente sul presidente Reginelli e quindi per sciogliere ogni dubbio su eventuali e ventilati favoritismi per l’assegnazione di quella posizione quasi costruita “ad hoc”, la richiesta di dimissioni è pienamente giustificata e dovuta».

L’intervento di Fratelli d’Italia, invece, mette in una posizione scomoda la giunta Seri e, in particolare, l’assessore alle società partecipate Samuele Mascarin che alla commissione garanzia e controllo lunedì scorso 27 settembre e in consiglio comunale il giorno seguente (quindi in occasioni istituzionali pubbliche) aveva dichiarato di essere in attesa del parere chiesto da Aset all’avvocato Clini per chiudere la vicenda entro giovedì 30.

La notizia non rivelata
Ma dalla determinazione dirigenziale, rintracciabile sul sito web di Aset, si può rilevare che il direttore amministrativo dell’azienda ha firmato il ritiro dell’avviso di selezione alle 16,55 di martedì 28 settembre, quindi circa 2 ore prima che Mascarin rispondesse all’interrogazione consiliare di Lucia Tarsi in diretta web, potenzialmente davanti all’intera città.

Quindi, ora Fdi chiede perché Mascarin non abbia comunicato la notizia del ritiro dell’avviso, che era già avvenuto. E ancora: «Perché né il vertice di Aset, né alcun componente della giunta e nemmeno il sindaco hanno avuto la compiacenza da martedì 28 di comunicare la notizia alla stampa e alla città?».

«Chi comanda a Fano?»
La responsabilità che Tarsi e Pierpaoli addebitano alla giunta Seri è quella di non aver raccontato la piena verità dei fatti. Si è trattato di un modo per depotenziare il caso politico o piuttosto della riprova di una mancanza di controllo sull’azienda partecipata? «A conti fatti, chi comanda nella nostra città - chiede Fratelli d’Italia -: il sindaco Seri o il presidente di Aset Reginelli?». Con una stilla di veleno finale: «Chi aveva interesse a mettere in difficoltà l’assessore Mascarin?».

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