Autopsia sull'operaio morto schiacciato alla Polver di Fano, dato il nulla osta per il funerale

Autopsia sull'operaio morto schiacciato alla Polver di Fano, dato il nulla osta per il funerale
Autopsia sull'operaio morto schiacciato alla Polver di Fano, dato il nulla osta per il funerale
di Osvaldo Scatassi
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Sabato 8 Aprile 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 15:58

FANO – Il nulla osta alla sepoltura di Giacomo Cesaretti è stato disposto dall’autorità giudiziaria nel pomeriggio di ieri, ma nelle fasi successive della giornata non risultavano ancora fissati né l’orario né la data del funerale. Intanto si era concluso, nella camera mortuaria dell’ospedale Santa Croce, l’esame autoptico sulla salma del ventiseienne operaio, deceduto mercoledì scorso mentre lavorava nello stabilimento della ditta Polver, a Fano in via Papiria. Ha assistito al prelievo di organi e tessuti il consulente nominato dai legali che tutelano la persona indagata dalla Procura della Repubblica a Pesaro. Ha effettuato l’autopsia Marco Palpacelli, anatomopatologo degli Ospedali Riuniti Torrette di Ancona. L’esperto è stato nominato dal sostituto procuratore Silvia Cecchi, che sta seguendo il caso. Sarà necessario attendere i tempi tecnici prima di conoscere gli esiti dell’accertamento, che comunque è stato definito doveroso per il fatto che la causa della morte appare già chiaro.

Il giovane operaio, che viveva a Roncosambaccio di Fano insieme con la madre e il fratello più giovane, è deceduto a causa dei tremendi traumi da schiacciamento riportati nell’infortunio. Giacomo Cesaretti aveva iniziato la giornata di lavoro nella zona di una vasca interna al capannone industriale di Polver, una ditta specializzata nella verniciatura di componenti metallici, ma mentre stava operando è stato agganciato da un carroponte, un macchinario per il trasporto di materiali, che non gli ha lasciato scampo trascinandolo contro un muro.

Questa è la prima ricostruzione dell’episodio fornita dal personale del commissariato a Fano, che è intervenuto per gli accertamenti di legge, coordinati dal dirigente Stefano Seretti.

Il caso

Il caso è stato quindi affidato agli ispettori dell’Azienda sanitaria territoriale, sul luogo dell’infortunio mortale insieme con i vigili del fuoco, l’ambulanza del servizio 118 e l’elicottero di Icaro levatosi in volo dall’aeroporto a Falconara Marittima: entrambi i mezzi di soccorso sono però rientrati vuoti alle rispettive basi di partenza, perché ogni tentativo di salvare la vita al giovane operaio era ormai inutile. Una tragedia che ha scosso la piccola comunità di Roncosambaccio, borgo della prima fascia collinare a Fano dove tutti conoscevano Giacomo Cesaretti e oggi lo ricordano come un giovane buono, educato, gentile e socievole, appassionato di sport e musica, che insieme con la madre e il fratello più giovane aveva subito la perdita del capofamiglia, avvenuta anni addietro.

L’infortunio mortale ha inoltre mobilitato i sindacati, riaprendo l’inesauribile dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Preoccupanti i dati sulla situazione nella provincia di Pesaro Urbino, quanto nelle Marche e nell’intero Paese. Organizzato un presidio unitario davanti allo stabilimento di Polver in via Papiria, subito dopo la morte del giovane operaio. Il segretario provinciale di Fiom Cgil, Fabrizio Bassotti, ha annunciato di aspettare l’esito delle indagini avviate sul tragico episodio, per poi valutare l’eventualità che il sindacato di categoria si costituisca parte civile. 

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