Biodigestore, settanta pagine di osservazioni. Il comitato: «La Provincia non lo autorizzi»

Il rendering del biodigestore di Talacchio
Il rendering del biodigestore di Talacchio
di Lorenzo Furlani
3 Minuti di Lettura
Lunedì 18 Ottobre 2021, 08:20

VALLEFOGLIA - Una memoria di 70 pagine con rilievi sul piano giuridico e sugli aspetti tecnico ambientali finalizzati a dimostrare l’“improcedibilità” del biodigestore da 105mila tonnellate all’anno di rifiuti, che la società Green Factory vorrebbe costruire a Talacchio di Vallefoglia, ovvero l’istanza formale per chiedere alla Provincia, presso cui è riunita la conferenza dei servizi che deve esaminare il progetto, di non autorizzare l’impianto.

Due consulenti esperti
L’associazione Diversamente ha depositato, nei termini prescritti dalla legge, due osservazioni contro il progetto della società di scopo di Marche Multiservizi nell’ambito del procedimento di valutazione ambientale a cui la richiesta di autorizzazione è stata sottoposta.

«Si tratta di un’osservazione sui profili giuridici dell’istruttoria che abbiamo elaborato con l’avvocato Marco Grondacci, esperto di diritto ambientale - spiega Andrea Torcoletti, il presidente dell’associazione costituita dai cittadini di Vallefoglia appositamente per opporsi al digestore anaerobico - e un’osservazione sull’impatto ambientale riguardo anche alle emissioni climalteranti e all’inquinamento del traffico dei camion che dovrebbero conferire i rifiuti. In questo caso ci siamo avvalsi della consulenza dell’ingegnere Francesco Girardi, amministratore delegato di Asa Tivoli, un’azienda speciale a sua volta attiva nel campo dei rifiuti. Abbiamo attentamente analizzato tutta la documentazione prodotta sul biodigestore, anche dal punto di vista della normativa europea, evidenziando come questo progetto contrasti con tutti i principi stabiliti per la gestione dei rifiuti, da quello di prossimità delle lavorazioni rispetto ai luoghi di produzione, perché con le quantità richieste la Forsu arriverebbe da fuori provincia, alle priorità del trattamento, perché il recupero di energia che realizza un biodigestore producendo metano è solo al penultimo posto della gerarchia, appena prima delle discariche».

Opposizione propositiva
Torcoletti tiene a precisare che quella di Diversamente seppure netta è un’opposizione propositiva. «Credo che abbiamo dimostrato in modo chiaro - afferma - che quella scelta per trattare i rifiuti biodegradabili è sbagliata, l’alternativa sostenibile esiste: è il compostaggio aerobico».

Il presidente dell’associazione, che ha raccolto più di 5mila firme contro il biodigestore, ringrazia quanti hanno aderito alla campagna di finanziamento per sostenere le spese di questa battaglia.

Il precedente della Via
Sulla pagina Facebook del comitato è stato pubblicato un video dello stesso Torcoletti, che si rivolge al sindaco Ucchielli: «Chiediamo quali osservazioni l’amministrazione di Vallefoglia porta nel procedimento di Via per sostenere e difendere l’ambiente e per evitare un impatto dell’impianto sulla salute dei suoi abitanti e sulla qualità della nostra vita, non solo per i prossimi anni ma per tanti anni a venire. A questo punto chiediamo risposte ufficiali, i cittadini meritano considerazione e rispetto».

Nel video Torcoletti, ripreso davanti alla sede della Provincia, ricorda che era in quello stesso posto il 2 gennaio scorso, quando aveva depositato la richiesta perché il progetto fosse sottoposto a valutazione di impatto ambientale, che la società preponente non riteneva necessaria. Un precedente che instilla una sottile fiducia nel comitato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA