Venti anni di Multiservizi: la gestione tra utili e fusioni, sullo sfondo l'azienda unica

L'azienda Marche Multiservizi
L'azienda Marche Multiservizi
di Lorenzo Furlani
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Martedì 6 Aprile 2021, 07:25

PESARO - Vent’anni di Multiservizi. Era il 2001 quando a Pesaro si compiva la separazione tra la proprietà delle reti e la gestione dei servizi pubblici locali, quest’ultima affidata per acqua, rifiuti ed energia ad Aspes Multiservizi. L’anno precedente il consorzio Aspes di proprietà di diversi Comuni (da cui nel 1998 era stato scorporato il servizio trasporti conferito nell’azienda unica provinciale Ami) aveva assunto la forma giuridica di società per azioni, l’anno seguente - nel 2002 - quasi la metà del capitale sociale di Aspes Multiservizi (il 46%) sarebbe stata ceduta a un partner industriale tramite una gara pubblica vinta da Seabo spa di Bologna, diventata nel 2003 Hera spa, colosso dei servizi pubblici locali quotato in borsa.


Il “tagliando” alla società
Timoniere della complessa operazione fu il sindaco di allora, Oriano Giovanelli (il provento delle azioni cedute servì a costruire l’interquartieri), che, passato appunto un ventennio, ora prova a fare il “tagliando” all’attuale Marche Multiservizi, la società partecipata a maggioranza dagli enti locali con gestione privatizzata (Hera nomina l’amministratore delegato ed è garantita dai patti parasociali stipulati con il Comune di Pesaro), nata nel 2008 dalla fusione per incorporazione di Megas spa di Urbino in Aspes Multiservizi spa.

L’occasione la offre il convegno online “Limpida come l’acqua, preziosa come uno scrigno” organizzato per venerdì prossimo 9 aprile (dalle 17,30 alle 19 in diretta streaming all’indirizzo www.facebook.com/apritipesaro/), al quale sono stati invitati i vertici dei due principali gestori in provincia (appunto Marche Multiservizi e Aset), i sindaci di Pesaro e Fano, i sindacalisti Ovani e Andreolini, l’ambientalista Cascini e il consigliere comunale del Pd Gambini, presidente della commissione consiliare ambiente.

Dall'esperienza maturata alle nuove sfide
Si vuole analizzare l’esperienza maturata nella prospettiva delle nuove sfide, tra cui l’emergenza climatica (per cui l’Aato 1 ha già preconizzato la costruzione di un quarto invaso) e l’impiantistica per il riuso dei rifiuti e il recupero di materie seconde (di cui il biodigestore è argomento corrente).

Ma l’impatto maggiore sull’attualità il convegno lo produce sul tema dell’aggregazione provinciale delle aziende dei servizi pubblici locali, tornato prepotentemente all’ordine del giorno insieme con un intenso dibattito perlopiù resiliente a Fano, al cui consiglio comunale fa capo Aset, spa a totale capitale pubblico, che ha una produzione pari a circa il 40% di quella di Mms. «Non volendo, siamo finiti a trattare un tema caldo» si schermisce Giovanelli.

Settore profondamente cambiato
In questi vent’anni l’azienda pesarese si è fortemente capitalizzata, liberandosi dal peso-zavorra dei debiti e aumentando notevolmente la sua redditività. «Nel frattempo il settore è cambiato moltissimo - commenta Michele Gambini, portavoce per l’occasione di Apriti Pesaro -.

Oggi esiste un’ autorità nazionale (Arera) che regola i servizi in modo molto stringente. Naturalmente esiste ancora uno spazio di indirizzo e controllo degli enti pubblici locali ma oggi queste funzioni devono essere svolte, per legge, in modo associato. A noi sembra che si debbano ancora fare dei passi avanti per adeguare la governance pubblica dei servizi a questo mondo cambiato, sia nelle strutture tecniche, sia nella cultura e nella prassi dei protagonisti politici. Parallelo a questo problema centrale, c’è il tema dei gestori che nel nostro territorio hanno preso due strade diverse».


Due visioni diverse
Riguardo alla fusione tra le due aziende si confrontano visioni diverse e, in una certa misura, alternative: l’economia di scala con una maggiore capacità di investimento contro il controllo pubblico e la distribuzione di tutti gli utili sul territorio dove si erogano i servizi che li generano.

«Mi sembra - osserva Gambini - che realizzare un modello efficace di governance pubblica dei servizi sia propedeutico al tema dell’aggregazione perché garantirebbe le amministrazioni che oggi utilizzano un modello interamente pubblico. Spero che dal convegno emergano spunti interessanti».

L'ex sindaco moderatore
L’ex sindaco Oriano Giovanelli svolgerà nel cponvegno il ruolo di moderatore. Come esponenti dell’organizzazione politica interverranno Piero Criso e Aurelio Patregnani. L’esperienza storica di vent’anni fa sarà rievocata da Antonio Muggittu, direttore generale di Aspes, con il pensiero rivolto a Ivo Monteforte, recentemente scomparso, a cui il convegno è dedicato. Saranno illustrati i numeri e le funzioni di Marche Multiservizi e Aset e si parlerà delle opportunità del piano nazionale di ripresa e resilienza. Il focus più importante verterà sul concetto di governance: «Esiste lo spazio per una strategia locale sui servizi pubblici? Quali i soggetti che dovrebbero determinarla?». E poi la valutazione dell’impatto ambientale dei modelli scelti e l'analisi di investimenti, accessibilità ai servizi, tariffe e sostegno agli utenti in difficoltà.

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