Il nubifragio colpisce il Fanese e l'entroterra: smottamenti e alberi caduti. Allagato anche il pronto soccorso di Urbino

Il nubifragio colpisce il Fanese e l'entroterra: smottamenti e alberi caduti. Allagato anche il pronto soccorso di Urbino
Il nubifragio colpisce il Fanese e l'entroterra: smottamenti e alberi caduti. Allagato anche il pronto soccorso di Urbino
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Domenica 28 Agosto 2022, 07:10 - Ultimo aggiornamento: 15:06

URBINO - Il nubifragio che si è abbattuto nel pomeriggio di ieri sulla provincia pesarese, ha colpito in particolare l'Urbinate e il Fanese. Diversi gli interventi dei vigili del fuoco di Urbino da quando, verso le 16, un acquazzone insistente ha portato in alcune zone oltre che acqua grandine e vento forte. Le previsioni di piogge consistenti e rovesci si sono rivelate realistiche e il brutto tempo ha avuto effetti pesanti nel territorio comunale di Urbino e nelle zone limitrofe.

Grandine e vento a Canavaccio hanno causato qualche ammaccatura alle auto e la caduta di grossi rami sulle sedi stradali.

Diversi gli alberi spezzati, sradicati dalle forti raffiche e crollati sull’asfalto soprattutto nelle zona di Pallino. Sollevate le tettoie di alcuni capanni agricoli e divelte le insegne lungo alcune strade. A Fermignano allagata l’arteria viaria verso Ca’ L’Agostina e invasi dall’acqua alcuni garage. L’intensità della pioggia ha impedito ai campi di assorbire l’acqua e il dilavamento conseguente dei terreni ha determinato smottamenti nelle interpoderali. Una delle zone più colpite è stata Muraglione di Urbania che ha visto impegnati i vigili del fuoco fino all’arrivo del buio.

Ma l'interventi più delicati è avvenuto all’ospedale di Urbino nei reparti di pronto soccorso e radiologia. L’acqua è penetrata all’interno e ha coperto la pavimentazione per circa 20 – 25 centimetri per fortuna senza danneggiare le importanti apparecchiature sanitarie. Dopo le 20.30 il cielo ha disperso le nubi. 

Pioggia a catinelle anche su Fano e sul suo entroterra, ieri pomeriggio tra le 16.40 e le 17.30. Chiusi al traffico in via temporanea un paio di sottopassi, diventati intransitabili a causa di ristagni piuttosto profondi. Il temporale si è acquietato nella prima serata, dopo un secondo e prolungato scroscio.

Condizionate le iniziative pubbliche in programma durante la fascia oraria pomeridiana, come nel caso della cerimonia per commemorare la Liberazione di Fano dai nazi-fascisti (27 Agosto 1944), che si è tenuta lo stesso ma senza il tradizionale corteo con le tappe davanti ai luoghi simbolo della Resistenza. I partecipanti si sono infatti radunati al coperto nell’ingresso principale del Municipio.

L’intensità delle precipitazioni ha alimentato vaste pozzanghere lungo la statale Adriatica, in particolare lungo il tratto urbano che prende il nome di via Pisacane. Una situazione già vista e la polizia locale ha anche valutato la possibilità di istituire un senso unico precauzionale, deviando il traffico su viale della Repubblica a San Lazzaro e poi incanalandolo verso percorsi alternativi, ma i disagi non sono risultati intensi come alcune altre volte in precedenza e il provvedimento è rientrato.

Chiuso invece il sottopasso del Lido, che si conferma ormai storico tallone d’Achille della rete idraulica a Fano, e la stessa misura è stata adottata in via Papini a Rosciano, dove si è accumulata troppa acqua piovana nel sottopasso in corrispondenza dell’A14. Grosse pozzanghere anche nell’analoga infrastruttura nel quartiere di Vallato, che però non costituivano un intralcio al traffico.

Il nubifragio ha raggiunto la massima intensità nel cuore del pomeriggio, rovesciando acqua a catinelle sia sulla costa sia sull’entroterra fanese, dove ieri i vigili del fuoco (intervenuti in risposta a diverse chiamate) segnalavano la maggior parte dei disagi: grossi rami rotti da alcune forti folate di vento e caduti sulle strade, qualche albero pericolante e garage allagati, con ogni probabilità per la cattiva manutenzione delle caditoie. Situazione sostanzialmente tranquilla, invece, al confine tra Fano e Mondolfo di Fano, zona dimostratasi molto vulnerabile in altre analoghe occasioni.

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