Elettrodotto sottomarino: a Metaurilia l'approdo e a Carrara la cabina di conversione. Terna comunica le scelte alla cittadinanza

La posa del cavo sottomarino di Terna
La posa del cavo sottomarino di Terna
3 Minuti di Lettura
Venerdì 1 Aprile 2022, 08:49 - Ultimo aggiornamento: 2 Aprile, 08:29

FANO - Una tappa significativa del percorso iniziato un anno fa ieri è stata raggiunta da Terna, società operatrice delle reti di trasmissione dell’energia elettrica, con l’organizzazione di un incontro online con la cittadinanza di Fano e Cartoceto, nel corso del quale è stata resa nota la localizzazione della stazione elettrica di conversione che costituisce una delle strutture portanti dell’Adriatic link, l’elettrodotto che unirà le Marche e l’Abruzzo, lungo un tracciato in gran parte sottomarino che comporterà l’investimento di un miliardo di euro.

Caso-Amazon, Carpinelli in Regione: «Disposto a un passo indietro». La sua uscita anticipata agevolerebbe la riapertura delle trattative per l’hub nel 2024

Il tracciato interrato
Alliniziativa hanno partecipato anche i due sindaci dei Comuni coinvolti nell’iniziativa: Massimo Seri di Fano ed Enrico Rossi di Cartoceto. La nuova stazione di conversione è stata localizzata nei pressi del confine tra i due comuni, nella stazione fanese di Carrara in adiacenza alla stazione esistente; quindi in un area già compromessa che verrà estesa per 6 ettari.

Nell’occasione i tecnici di Terna hanno comunicato altre soluzioni localizzative, relative all’approdo del cavo sottomarino che avverrà nella zona di Metaurilia, a Sud del fiume Metauro e al tracciato di cavo interrato di collegamento tra la stazione di conversione e l’area industriale di Bellocchi.

Il collegamento con Bellocchi
Quest’ultimo, lungo circa 16 chilometri, percorrerà prevalentemente strade già esistenti esterne ai centri abitati, lasciando inalterati ambiente e paesaggio. La scelta delle soluzioni definitive è il risultato di un lungo percorso di confronto e dialogo con il territorio che, iniziato nel dicembre 2020 , si è concretizzato in oltre 90 incontri con amministrazioni regionali e comunali, associazioni e cittadini sia nel nostro territorio che in Abruzzo.

Con circa 250 chilometri di lunghezza, di cui 210 in cavo marino, l’Adriatic link consentirà di migliorare la capacità di scambio elettrico tra le diverse zone del Paese, soprattutto tra il Centro-Sud e il Centro-Nord, grazie a un incremento di circa mille megawatt di potenza, aumentando l’efficienza, l’affidabilità e la resilienza di tutta la rete elettrica di trasmissione e, in particolare, di quella marchigiana contribuendo a colmare il deficit energetico della Regione che, secondo gli ultimi dati, si attesta al 70 per cento circa.

La realizzazione dell’opera, coinvolgerà circa 120 imprese tra dirette e indotto, è consentirà, tramite una tecnologia all’avanguardia per sostenibilità a sviluppare l’integrazione delle fonti rinnovabili contribuendo alla decarbonizzazione del sistema energetico italiano, coerentemente con gli obiettivi delineati dal piano nazionale integrato energia e clima (Pniec).

Le reazioni dei sindaci
«Per il territorio fanese – ha dichiarato il sindaco di Fano Massimo Seri - si tratta di una grande opportunità, bene il percorso fin qui seguito». Più guardingo è apparso il sindaco di Cartoceto Enrico Rossi che ha chiesto di continuare il confronto con i cittadini residenti per approfondire gli aspetti progettuali veri e propri soprattutto quelli di natura ambientale e di impatto estetico visivo. «Ritengo – ha detto – che sia doveroso anche per il Comune di Cartocerto usufruire almeno in parte di quelle opere compensative che verranno realizzate nel Comune di Fano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA