Lavori antisismici, la Provincia agli ingegneri: «Termine breve perché scadevano i fondi​»

Il dirigente Maurizio Bartoli
Il dirigente Maurizio Bartoli
di Lorenzo Furlani
4 Minuti di Lettura
Sabato 27 Febbraio 2021, 07:05

PESARO L’assegnazione degli incarichi professionali per l’adeguamento sismico degli istituti superiori - sostiene l’ente Provincia - è stata svolta con trasparenza e ampia partecipazione, utilizzando il portale elettronico della pubblica amministrazione per selezionare i soggetti da invitare alle gare, e il termine ristretto di 7 giorni per la presentazione delle offerte è stato dettato dall’esigenza di mantenere i fondi del Ministero dell’istruzione che presupponevano l’affidamento entro il 31 dicembre 2020.

I fondi del Miur
È questa in sostanza la risposta dell’amministrazione provinciale alle contestazioni dell’Ordine degli ingegneri, che ha inviato una formale lettera di protesta al presidente dell’ente in relazione all’assegnazione di 11 incarichi professionali per la messa in sicurezza antisismica delle scuole, affidamenti ritenuti illegittimi per la violazione della normativa degli appalti.

La replica è affidata direttamente al dirigente del servizio edilizia scolastica, Maurizio Bartoli, firmatario dei provvedimenti, che per far valere il criterio della trasparenza sottolinea il coinvolgimento di «oltre 100 studi professionali», «con ampia partecipazione ai bandi. Alcuni di questi incarichi - rileva -, secondo la normativa vigente (entro 75mila euro, ndr), potevano anche essere affidati direttamente, ma abbiamo preferito una modalità uguale per tutti, proprio per aumentare la partecipazione».

«Due fasi operative»
«Il finanziamento del Miur - continua il dirigente - prevedeva due fasi: la verifica di vulnerabilità sismica degli edifici sede di vari istituti, già svolta, e l’affidamento delle progettazioni nel caso fosse risultato necessario effettuare interventi. I tempi ristretti sono stati causati dal fatto che prima di procedere all’affidamento delle progettazioni abbiamo dovuto concludere il lavoro di redazione e rendicontazione previsto dalla prima fase, che ha comportato un articolato contraddittorio col Ministero. Ciò ha allungato i tempi ma ci ha permesso di veder riconosciuti dal Miur i finanziamenti per la seconda fase, quella dell’affidamento delle progettazioni, la cui scadenza è stata fissata sempre dal Miur al 31 dicembre, pena la perdita dei fondi.

«Non potevamo rischiare di perdere un finanziamento consistente - sottolinea il dirigente della Provincia -, con conseguenze negative non solo per le scuole ma per tutta la comunità, per questo abbiamo fissato il termine di 7 giorni».

Questo termine concesso ai professionisti per formulare le loro offerte è stato giudicato “esiguo e insufficiente” dall’Ordine degli ingegneri, che perciò ha eccepito la violazione del Codice degli appalti laddove esso prevede che il termine sia adeguato alla complessità della prestazione richiesta. Citata anche una sentenza del Tar Lazio, che ha giudicato esigui 10 giorni.

Gare con pochi partecipanti
Non a caso gran parte dei professionisti invitati (9 o 10 per ogni incarico) ha rinunciato a partecipare, tanto che molte gare si sono svolte con pochissime offerte, in qualche caso con una sola. D’altro canto - a marcare un’oggettiva anomalia rispetto alle difficoltà segnalate - qualche studio è riuscito a fare incetta di lavori, avanzando offerte plurime attraverso lo strumento dell’associazione temporanea tra professionisti, che coinvolgeva uno degli invitati. Come pure occorre segnalare che alcune assegnazioni degli incarichi hanno oltrepassato il limite del 31 dicembre.

Riguardo alla documentazione richiesta ai professionisti per partecipare alla gara, sulla quale, per la mancata motivazione prescritta dalla legge, si incentra un’altra contestazione dell’Ordine degli ingegneri (che la ritiene un inutile gravame), il dirigente Bartoli evidenzia: «Proprio a causa dei tempi ristretti, la Provincia ha fatto una gara improntata alla massima semplificazione, richiedendo la presentazione di documenti che normalmente sono già in possesso dei professionisti, come i dati sul fatturato e atti amministrativi per incarichi già svolti, senza chiedere documentazione che andava elaborata ex novo».

Nessuna spiegazione, invece, viene espressa su un altro punto sensibile, come l’esclusione dal punteggio per le offerte di precedenti lavori di adeguamento sismico svolti dai professionisti su edifici diversi dalle scuole, eventualmente privati, e di complessità anche maggiore.

La disponibilità al confronto
Il dirigente, comunque, offre la disponibilità al confronto «con gli Ordini professionali per migliorare i prossimi bandi di gara, in uno spirito di collaborazione secondo i rispettivi ruoli». E conclude con una lamentela: «Il considerevole aumento dell’assegnazione di risorse per l’edilizia scolastica non va di pari passo con la dotazione organica di personale tecnico qualificato del nostro ente, che si rivela insufficiente. Tuttavia, la Provincia persegue con determinazione l’obiettivo di reperire risorse per rendere sempre più sicuri gli edifici scolastici».

© RIPRODUZIONE RISERVATA