PESARO - È scomparso ieri a Pesaro, all’età di 90 anni, Umberto Vadim Vitiello, originario di Torre del Greco. Dal 1968 a Pesaro è stato prima docente e poi ha ricoperto il ruolo di preside in diversi istituti superiori della provincia, tra cui l’istituto alberghiero Santa Marta di Pesaro e quello di Rimini. Un uomo di grande cultura e grande umanità che sapeva farsi voler bene da tutti i suoi studenti.
È stato autore di articoli, saggi, racconti e romanzi oltre a varie traduzioni dal russo. È suo il “Metodo Strutturale di Ricerca Epistemologica Interdisciplinare”.
Ma forse il suo libro più famoso lo scrisse nel 2012: “Un papa sudamericano, che si dà il nome di Francesco, e che riconduce la Chiesa di Roma alle sue origini, portando verso l’unità tutti i cristiani”.
Le parole riportate da Umberto Vadim Vitiello erano all’interno de “Il curatore segreto del Vaticano”, una “profezia” incredibile che lo ha fatto balzare agli onori della cronaca con tanto di troupe televisive nella sua casa di Pesaro e articoli su tutti i giornali nazionali. Umberto Vitiello, detto “Vadìm”, slavista, francesista e scrittore, era nato alle falde del Vesuvio di fronte all’isola di Capri, a Torre del Greco da Luigi Vitiello, pioniere dell’aviazione, imprenditore edile e uomo politico prima e dopo la dittatura fascista, e da Ermelinda Forte, vissuta fino a qualche anno prima del matrimonio a Pavia. Laureatosi con 110 e lode presso l’Università Orientale di Napoli, aveva poi frequentato un corso bi-semestrale di etnologia sociale presso l’Università di Belgrado e corsi estivi alla Sorbonne di Parigi e all’Università di Strasburgo.
Tra i suoi altri volumi pubblicati “Parigi” (SugarCo Editore, Milano), “Il sale di Napoli” (Mursia; Milano), “Un secolo da dimenticare” (Eco, San Pietroburgo), “Amanti oltre il sesso e la morte, la vera storia di Abelardo ed Eloisa” (Booksprint Edizioni), “Mon école” (Booksprint Edizioni), “Ancora il sangue di Abele – nazi e fondamentalisti son tra noi” (Lupo Editore). Ma anche di due volumi scritti insieme ai suoi due figli: “Francia”, un saggio-guida in 2 volumi scritto col figlio Luigi-Vadìm (Calderini, Bologna), e di “Parigi 1789-1799: gli anni della Rivoluzione”, un saggio scritto con la figlia Linda-Vadìm (Atheneum, Firenze).