Acqualagna, gli animalisti salvano
dieci mucche gravide dal macello

Acqualagna, gli animalisti salvano dieci mucche gravide dal macello
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Lunedì 30 Ottobre 2017, 11:53
ACQUALAGNA -  Dieci mucche gravide salvate da morte certa. È questo il bilancio di un intervento congiunto del Nucleo operativo del Movimento Animalista dell’Emilia Romagna e delle Marche. Le mucche, provenienti dalla Valle d’Aosta, erano destinate alla filiera alimentare per “mancanza di posto” nella stalla invernale. Tra i dieci capi salvati vi erano anche mucche utilizzate in precedenza per la “Bataille”, manifestazione tradizionale in le vacche sono costrette a combattere fra loro per eleggere la "regina".

L’Oasi Leonardo di Luca Piccinini, di Arezzo, dove gli animali non vengono destinati alla filiera alimentare, si è resa disponibile all’acquisto e al mantenimento dei bovini. Tuttavia, non avendo ancora una letamaia ha richiesto l’intervento del Nucleo operativo del Movimento Animalista per trovare uno stallo temporaneo, in attesa di mettere la sua struttura di accoglienza a norma. I coordinatori regionali Erika Delbianco (Emilia-Romagna) e Roberto Biagiotti (Marche) si sono subito messi all’opera per trovare uno stallo temporaneo in ragione delle gravidanze delle mucche (che, giunte a una determinata fase, rendono impossibile lo spostamento) e dell’imminente inverno (mancava un posto per tutti i capi in una stalla adatta) che richiedevano una certa urgenza: così, dopo numerose ricerche, lo scorso 20 ottobre le mucche sono state ricoverate presso “La Fattoria di Celestino” di Celestino Rombaldoni, ad Acqualagna, dove resteranno fino allo svezzamento dei vitelli, in modo da consentire all’Oasi Leonardo di mettersi a norma. “Siamo molto felici – commentano Erika Delbianco e Roberto Biagiotti – di aver trovato uno stallo temporaneo a queste mucche, in modo da sottrarle alle sofferenze e alla morte dell’industria della carne oltre che alla “Bataille”. Come Movimento Animalista combatteremo non solo per rendere più stringenti le normative sugli allevamenti intesivi (principale causa d'inquinamento) ma anche per mettere fine a queste pratiche obsolete come la "Bataiile"”.
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