Fano, abusi sessuali su allievi minorenni, l'allenatore di tennis Juan nega tutto: «Sono affettuoso con tutti: gesti mal interpretati»

Fano, abusi sessuali su allievi minorenni, l'allenatore di tennis nega tutto: «Sono affettuoso con tutti: gesti mal interpretati»
Fano, abusi sessuali su allievi minorenni, l'allenatore di tennis nega tutto: «Sono affettuoso con tutti: gesti mal interpretati»
di Lorenzo Furlani
3 Minuti di Lettura
Martedì 21 Febbraio 2023, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 22 Febbraio, 07:31
FANO Baci, abbracci e contatti fisici sì, ma non atti sessuali. Interrogato ieri nel tribunale di Pesaro, il maestro di tennis arrestato con le accuse di violenza sessuale e atti sessuali su alcuni allievi minorenni ha negato i reati, ammettendo solo un atteggiamento espansivo nel rapporto con i ragazzi. 
«L’istruttore si è difeso dicendo che è affettuoso con tutti perché è argentino e nel suo Paese le persone sono più espansive che da noi - dichiara l’avvocata Cristiana Ugolini, che lo tutela in questo procedimento penale -. Ha affermato che non c’è stato alcun contatto sessuale volontario e non c’era un rapporto sentimentale con questi ragazzi. I suoi gesti sono stati mal interpretati e si è dichiarato molto dispiaciuto per il disagio che questi ex allievi hanno manifestato». 


Le domande di gip e pm


L’interrogatorio di garanzia del coach Juan, 37 anni, in servizio al circolo tennis di Fano, si è svolto davanti al giudice per le indagini preliminari Antonella Marrone, che ha firmato l’ordinanza cautelare per gli arresti domiciliari eseguita dalla polizia di Stato giovedì scorso. Era presente anche il pubblico ministero Ernesto Napolillo, il quale ha coordinato le indagini del commissariato di Fano, guidate dal dirigente Stefano Seretti.


Per quasi due ore, i magistrati hanno rivolto domande al maestro di tennis per mettere a fuoco il rapporto che nel tempo ha instaurato con i suoi allievi. Le accuse nascono dalle dichiarazioni di tre ragazzini, che ora non frequentano più la scuola del circolo tennis della zona Trave. Secondo quanto riferisce l’avvocata Ugolini, due di questi avrebbero lasciato la scuola di tennis per gli impegni scolastici e altre scelte sportive.

Il terzo è l’allievo da cui è partita l’inchiesta penale per la segnalazione del genitore a cui il minore aveva confidato i contatti strani e sgraditi del maestro di tennis.

Reati contestati


I reati contestati, che si basano sulle indagini della polizia di Stato, riguardano palpeggiamenti e toccamenti che gli allievi avrebbero subito anche nelle parti intime da parte del maestro, che li frequentava pure oltre l’impegno sportivo. Nello specifico, l’avvocata Cristiana Ugolini precisa che l’istruttore ha ammesso contatti fisici, come il toccamento di una coscia, in relazione all’attività sportiva e baci di saluto che possono aver sfiorato le labbra, per esempio quando gli allievi entravano nella sua auto per l’accompagnamento ai tornei. «Ma ha negato toccamenti nelle parti intime - afferma l’avvocata -, sottolineando che le frequentazioni oltre lo sport riguardavano anche le famiglie, che lo invitavano a pranzo e gli hanno espresso le condoglianze in occasione della perdita del padre». 
«A Fano mi sono trovato bene»

Lavora  a Fano


L’istruttore, che è di nazionalità italiana e risiede con la madre, lavora a Fano da qualche anno dopo l’interruzione del rapporto con il circolo tennis di Baia Flaminia di Pesaro, dal quale alcuni allievi l’avevano seguito nella scuola di tennis della zona Trave. «Rispondendo ai magistrati, il maestro di tennis ha detto di aver avuto due fidanzate in Argentina - aggiunge Cristiana Ugolini -. Con queste accuse ora non può essere sereno, anche se la violenza sessuale contestata almeno in un caso è tentata, ma ha affermato che a Fano si è trovato molto bene, per l’ottimo rapporto sviluppato con il direttore della scuola di tennis Federico Cinotti». 
Il coach Juan resta agli arresti domiciliari, l’avvocata per ora non ha presentato al giudice istanze sulla misura cautelare.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA