Fedez e il tumore, la rivelazione: «Il cancro mi ha reso una persona peggiore ora soffro di depressione»

Dopo sei mesi dall'intervento per il tumore al pancreas il marito di Chiara Ferragni parla di come la malattia lo abbia cambiato

Fedez e il tumore, la rivelazione: «Dicono che il cancro fa scoprire il senso della vita. Io sono una persona peggiore dopo la malattia»
Fedez e il tumore, la rivelazione: «Dicono che il cancro fa scoprire il senso della vita. Io sono una persona peggiore dopo la malattia»
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Sabato 12 Novembre 2022, 15:31 - Ultimo aggiornamento: 14 Novembre, 09:18

Si è tanto parlato di un Fedez migliore dopo il cancro, ma la verità sarebbe un'altra ed è lui stesso a rivelarla. A marzo al marito di Chiara Ferragni è stato diagnosticato un tumore al pancreas che si è risolto, senza l'intervento della chemioterapia grazie a un intervento tempestivo dei medici. Dopo quell'esperienza Federico ha sicuramente cambiato le sue priorità e la famiglia è in cima alla sua classifica. Ma è tornato a parlare della malattia il rapper nella puntata di Muschio Selvaggio  il podcast che conduce assieme a Luis Sal su YouTube, grazie alla presenza in studio del filosofo Umberto Galimberti, con cui si è riflettuto del futuro.

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Fedez e il tumore, come sta

Proprio mentre si ragionava su come a volte assecondiamo la nostra meta secondo una narrazione che ci è imposta, ovvero, Fedez ha deciso di aprirsi su un aneddoto personale.

Molto spesso c'è il danno delle mete prestabilite, ovvero: se ti accade qualcosa devi arrivare ad un determinato punto. Non è così», ha riflettuto su come la sua gestione emotiva della malattia sia andata contro la narrazione comune.

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La confessione

«Facendo un esempio personale, quando mi sono ammalato di cancro, la narrazione che nella mia testadoveva esserci era: ho avuto il cancro e di conseguenza questa esperienza mi migliorerà come essere umano. Ma chi caz**o lo ha detto?». E rincara la dose Fedez: «Ti dicono che quando ti ammali scopri il vero senso della vita, ma col caz*o, la mia vita è peggiorata, sono diventato depresso e sono diventato un essere umano peggiore io, dopo il cancro. Ed è questa la figata del mio cancro. Perché dovrei essere una persona migliore?». La risposta del prof. Galimberti è stata immediata: "Fa parte della cultura cristiana, perché per i cristiani il dolore ha un valore perché ti riscatta dal peccato ed è una para per l'eternità. E quindi il dolore viene messo in scena come una cosa positiva».

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