Sanremo, Elisa: «Amadeus mi ha invitata». Pronto un cast stellare

Sanremo, Elisa: «Amadeus mi ha invitata». Pronto un cast stellare
Sanremo, Elisa: «Amadeus mi ha invitata». Pronto un cast stellare
di Mattia Marzi
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Giovedì 25 Novembre 2021, 07:40 - Ultimo aggiornamento: 26 Novembre, 08:50

Verso quel palco nutre un debito di riconoscenza. Fu all'Ariston che la sua carriera decollò quando nel 2001, dopo i primi album incisi in inglese, Elisa cominciò a cantare in italiano, trionfando a 23 anni tra i big con Luce. Ventun'anni dopo la cantautrice friulana si prepara a tornare in gara al Festival di Sanremo, invitata da Amadeus. Mentre svela le novità che la riguardano, e che la terranno impegnata da qui ai prossimi mesi, con un doppio album in uscita nel 2022, anticipato dal singolo Seta, già sulle piattaforme, in radio da domani (il video parla di violenza sulle donne ed è una sua idea) Elisa non si sbilancia. Anche se sembra chiaro che all'invito, alla fine, dirà di sì. «Mi piace il lavoro fatto ultimi anni: il Festival è stato ribaltato», commenta, guardando discografici e staff.

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La trattativa

«È ovvio che sarebbe bello per Sanremo avere Elisa in gara, ma è lecito che un'artista del suo status voglia prendersi del tempo per pensarci», spiega il suo manager, Max Brigante. «Stiamo capendo. Sanremo si concentra su un solo pezzo, noi abbiamo tra le mani un progetto gigante», aggiunge Jacopo Pesce di Island, etichetta per la quale incide la cantautrice. Insomma, s'è capito: stanno trattando. Il doppio album non ha ancora un titolo e il cantiere è aperto. La svolta elettropop del singolo Seta, prodotto dall'ormai onnipresente Dardust, è solo l'antipasto: «Per ora le canzoni sono 33, metà in italiano e metà in inglese, nate dalla voglia di non giocare sul sicuro. È partito tutto da Seta: quando l'ho scritta, nel 2019, avevo pensato di darla a un'altra artista (magari Elodie, per la quale ha poi firmato Vertigine, ndr), perché la sentivo troppo distante da me.

Poi mi sono lasciata andare. Ho lavorato con autori e produttori che arrivano anche dal rap e dall'urban, come nel caso di Don Joe, Franco126, Mace e Venerus, con i quali ho scritto rispettivamente Non me ne pento, Chi lo sa e Quando arriva la notte.

Le canzoni in inglese spaziano tra dance, funk e soul: «È un modo per ricordarmi chi sono e da dove vengo. Drink To Me l'ho scritta pensando a una migrante che riesce finalmente a raggiungere la sua meta. Per Show's Rolling mi sono ispirata alla black music di protesta: parlo di clima e ambiente. Sono pezzi cinematografici e sarebbe bello se si aprissero canali legati al grande schermo».

 

Le pressioni

In Come sei veramente la produzione è del 27enne Michelangelo, già braccio destro della rivelazione Blanco, che Elisa potrebbe ritrovare a Sanremo: «Mi piace il suo stile. Lo ascolto insieme ai miei figli (Emma e Sebastian, 12 e 8 anni, ndr)». Le riserve verranno sciolte il 15 dicembre, quando Amadeus che sta facendo i conti con grosse pressioni, come quelle delle associazioni di categoria: la Fimi preme per un cast diviso al 50 per cento tra donne e uomini svelerà in diretta su Rai1 i 24 big in gara (due da Sanremo Giovani).

La mobilitazione di artisti come Massimo Ranieri (indiscrezione di Dagospia) o Gianni Morandi (con inedito di Jovanotti) fa pensare a un cast stellare. Della lista farebbero parte Rettore (con Rappresentante di Lista), Rkomi, Aka 7even, Marlene Kuntz, Ministri, Le Vibrazioni, Fast Animals, lo stesso Dardust (sul palco accompagnato da un ospite cantante), la spagnola Ana Mena (domani uscirà in Italia la sua versione di Musica leggerissima di Colapesce e Dimartino) e Ariete. Elisa, comunque, sembra aver già deciso: «A 43 anni sento il bisogno di rischiare, mettermi in gioco, rimescolare le carte», sorride.

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