Chi era Carlo Vicentini, suicida dopo aver ucciso moglie e figli: primario di urologia, era da poco andato in pensione

Da quando aveva smesso di lavorare l'uomo sembrava cambiato, mostrando un atteggiamento scoraggiato e pessimista. Era molto sofferente anche per la grave disabilità del figlio

Carlo Vicentini, chi era il medico suicida che ha ucciso moglie e figli: primario di urologia, era da poco andato in pensione
Carlo Vicentini, chi era il medico suicida che ha ucciso moglie e figli: primario di urologia, era da poco andato in pensione
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Venerdì 31 Marzo 2023, 20:20 - Ultimo aggiornamento: 20:29

Era andato in pensione da circa un mese Carlo Vicentini, il medico responsabile della strage familiare consumatasi a L'Aquila, nella quale hanno perso la vita la moglie Carla Pasqua (63 anni) e i due figli Massimo (43) e Alessandra (36). L'uomo, 70 anni, dopo il folle gesto si è tolto la vita. Il delitto sarebbe stato commesso alcuni giorni fa con la pistola legalmente detenuta dal medico, che ha anche lasciato un bigliettino nel quale prova a spiegare le motivazioni delle sue azioni. Il documento ora è al vaglio degli inquirenti.

Carlo Vicentini uccide moglie, 2 figli e si spara: choc all'Aquila, lui era primario di urologia in pensione

Chi era Carlo Vicentini

Vicentini era uno stimatissimo professionista, ex primario di urologia all'ospedale di Teramo e professore dell'Università dell'Aquila. Il 70enne aveva da poco lasciato il lavoro nel nosocomio abruzzese (pare per il mancato rinnovo della convenzione con l'Università) e, secondo chi gli stava vicino, da allora non sarebbe stato più lo stesso, mostrando uno stato depressivo ed un atteggiamento scoraggiato e pessimista. Vicentini era inoltre molto sofferente a causa della grave disabilità del figlio Massimo, disabile dalla nascita, attaccato ad un respiratore e in condizioni gravissime

«Era un professionista straordinario - ricorda il legale della famiglia Emilio Bafile - ha sofferto sicuramente per la situazione clinica del figlio che stava poco bene e questa vicenda lo ha segnato.

Ovviamente, la sofferenza è arrivata all'estremo e ha maturato questa idea. Le condizioni del figlio hanno pesato molto sulla sua esistenza».

Giovanni Vicentini, fratello dell'urologo, spiega: «Mi aveva detto due giorni fa che con tutta la famiglia sarebbe andato al mare a Tortoreto. Ieri ho provato a contattarlo senza ricevere risposta. Ho solo visto che le finestre erano abbassate e ho pensato fossero già partiti. Solo oggi, con delle chiavi secondarie sono andati ad aprire, rendendosi conto della tragedia».

 

Secondo chi lo conosceva bene, la gravità delle condizioni del figlio e la paura di non saper gestire la sua fine, insieme al fatto che il pensionamento è stato vissuto da Vicentini come la perdita del lavoro, avrebbero portato il settantenne, un medico di lunga data e a detta di molti con straordinarie capacità e persona sensibile, in uno stato di depressione tale da fargli decidere di cancellare ogni sofferenza per lui ed i suoi cari.

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