Britney Spears, l'ex marito Kevin Federline la difende: «Lasciatela libera, deve essere felice»

Britney Spears
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di Leonardo Jattarelli
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Domenica 27 Giugno 2021, 15:49 - Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 10:34

Dopo l'attacco pubblico della popstar Britney Spears al padre, avvenuto nei giorni scorsi per ribellarsi alla sua potestà e al fatto di essere ancora, dopo tanti anni, non libera di fare e comportarsi come vuole, a parlare ieri è stato Kevin Federline, l'ex marito di Britney.  Federline vuole che  Britney Spears sia “sana e felice” mentre la sua battaglia per la tutela con suo padre, Jamie Spears, si sta svolgendo in tribunale.
Mercoledì scorso infatti, Britney, 39 anni, ha supplicato un giudice di Los Angeles di liberarla dalla tutela ordinata dal tribunale, che ha dato al padre Jamie il controllo quasi completo sulla sua vita personale e una fortuna di 60 milioni di dollari negli ultimi 13 anni. E Kevin, che è stato sposato con Britney tra il 2004 e il 2007, e condivide i figli Sean, 15 anni, e Jayden, 14 con la star, sta cercando di fare tutto ciò che è meglio per lei, secondo il suo avvocato divorzista, Mark Vincent Kaplan.

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Kaplan ha detto durante la trasmissione Entertainment Tonight : «Kevin la sostiene. Se la tutela del padre ha un effetto deleterio e dannoso sul suo stato mentale, Britney deve liberarsene.

Quindi vuole per lei l’ambiente migliore in cui Britney possa vivere e  desidera che i suoi figli possano visitare la madre».

Se la tutela dovesse essere cancellata, Kaplan ha detto a ET che la principale preoccupazione di Kevin sarebbe «assicurarsi che quando i ragazzi visitano la mamma, tutto sia stabile e sicuro».
«Tieni presente - ha detto Kevin all'intervistatore -  che quando la tutela è stata assegnata a Britney, i bambini erano piccolissimi. Stiamo parlando di due ragazzi sani e intelligenti che ora hanno 14 e 15 anni e possono giudicare da soli se le cose stanno andando bene o se qualcosa è cambiato». 

L'avvocato Kaplan ha aggiunto: «Kevin è sempre stato un sostenitore di Britney, spera che lei sia in grado di godersi la vita in modo sano e sicuro e non vede l’ora che possa godere dei benefici di  essere co-genitrice di due figli adolescenti. Penso che Kevin e Britney siano stati in grado di prendere giuste decisioni che influiscono sui ragazzi e anche sul loro benessere in futuro». Ai figli di Britney e Kevin è stato concesso un ordine restrittivo contro Jamie, dopo che è stato coinvolto in un “alterco fisico” con l’adolescente Sean nel 2019. Quell’ordine restrittivo è in vigore ancora per un altro anno e mezzo, secondo Kaplan.

La parte più scioccante della testimonianza di Britney mercoledì è stata la rivelazione di avere un dispositivo contraccettivo IUD impiantato nel suo corpo contro la sua volontà per impedirle di rimanere incinta.
Britney ha detto: «Voglio potermi sposare e avere un bambino. Voglio togliere lo IUD, così posso iniziare a provare ad avere un altro bambino, ma non mi lasciano andare dal dottore per toglierlo perché non vogliono che io abbia altri figli.  Mi sento ingabbiata, vittima di bullismo e non solo».
In un altro momento durante l’udienza, la Spears ha affermato che sarebbe stata costretta ad avere incontri con i terapisti  e che, se non avesse obbedito, avrebbe subito altre restrizioni: «Non possiamo lasciarti andare a Maui in vacanza» le hanno detto i terapisti. E lei ha spiegato: «Non va bene costringermi a fare qualcosa che non voglio fare. Per legge dovrei essere in grado di citarli in giudizio per avermi minacciato».

L’ultima volta che la Spears ha parlato direttamente con il giudice è stata nel maggio 2019, ma la corte è stata chiusa al pubblico e la sua testimonianza è stata secretata. Parlando mercoledì alla Corte Superiore di Los Angeles (nella città dozzine di fan e sostenitori si sono riuniti fuori il tribunale cantando “Free Britney” e sventolando cartelli che dicevano “We Love You Britney”) la Spears ha lanciato un attacco senza precedenti a suo padre per le sue azioni coercitive. La sua voce era un grido e a volte era difficile capire le sue parole,  come se non vedesse l’ora di sfogare l’ovvia frustrazione e la rabbia che prova per quella tutela che l’ha schiavizzata per 13 anni.  «Voglio cambiamenti,  merito cambiamenti», ha detto alla fine Britney nel commovente discorso alla Corte. 

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