Bassetti: «Panico all'Ikea in Cina per sospetto Covid? Scene che fanno male»

L'esperto commenta la fuga dei cittadini cinesi che tentavano di fuggire dall'isolamento all'interno del negozio

Bassetti, la denuncia sui social: «Panico in un negozio IKEA a Shangai per sospetto contatto positivo, scene che fanno male alla democrazia»
Bassetti, la denuncia sui social: «Panico in un negozio IKEA a Shangai per sospetto contatto positivo, scene che fanno male alla democrazia»
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Martedì 16 Agosto 2022, 14:10 - Ultimo aggiornamento: 14:21

Il virologo Matteo Bassetti, sui social è tornato a parlare di Covid. Stavolta lo ha fatto commentando un episodio avvenuto a Shangai, dove all'interno di un negozio IKEA, si era sparsa la voce circa la presenza di un positivo. La notizia, e il video, ha letteralmente creato il panico tra le persone presenti, che in tutta fretta si sono ammassate all'ingresso del negozio per poter uscire ed evitare quindi di essere bloccate all'interno. In Cina secondo le leggi in vigore, grazie alla strategia chimata "zero-Covid", le zone in cui viene individuato un positivo vengo isolate e poste in quarantena con chiunque si trovi all'interno.  

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Lo sfogo di Bassetti

L'infettivologo genovese, una volta viste le scene, ha voluto commentare con uno sfogo sulla sua pagina Facebook: «Scene di panico in un negozio IKEA a Shangai per un contatto sospetto con un caso di Covid.

La notizia del contatto ha provocato una vera e propria fuga dal centro commerciale da parte di centinaia di clienti, terrorizzati di finire di nuovo nell'infernale meccanismo di quarantene che da mesi paralizza la metropoli cinese. Ma non dovevamo tutti imparare a convivere con il virus? Queste scene fanno male alla democrazia, alla medicina, alla scienza e alla convivenza civile. Soprattutto perché non se ne capisce l’utilità. La strategia dello “zero Covid” è fallimentare e anacronistica».

L'episodio di Shangai

I funzionari sanitari hanno tentato di bloccare l'ingresso del negozio nel distretto di Xuhui. Le guardie hanno tentato invano di chiudere le porte ma la folla le ha costrette ad aprire riuscendo a scappare.

La chiusura improvvisa del negozio IKEA è stata disposta a causa della presenza di un bambino di sei anni risultato positivo dopo essere tornato a Shanghai da Lhasa in Tibet, come affermato domenica dal vicedirettore della Commissione sanitaria di Shanghai Zhao Dandan. 

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