Todi, la fattoria che lotta contro il cancro

Todi, la fattoria che lotta contro il cancro
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Sabato 9 Gennaio 2021, 05:00
LA STORIA
TODI Carolina e Martina Giannini, due sorelle che dopo gli studi hanno preso la decisione di dedicarsi all'agricoltura nella fattoria di famiglia a Pian di San Martino, ora allevano galline ovaiole in libertà ed utilizzano l'intrigante slogan Ovo Sapiens.
Ma non hanno dimenticato che tutte e due, a distanza di tempo, sono state colpite da una neoplasia e hanno avuto bisogno di cure e di assistenza, tanto che, a guarigione ottenuta, hanno deciso di destinare una parte del ricavato dalla vendita delle uova all'Associazione umbra per la lotta contro il cancro (Aucc). Infatti gli acquirenti dell'Ovo Sapiens contribuiranno a sostenere i servizi socio sanitari forniti dall'Aucc e a promuovere una cultura della produzione e distribuzione etica del cibo nonché della sana alimentazione. La decisione calza a pennello con la loro filosofia esistenziale trasformata, con l'etichetta Ovo Sapiens, in un progetto imprenditoriale naturale, etico e solidale, conforme ad uno stile di vita salubre. «La nostra fattoria dicono Carolina e Martina è rispettosa dell'animale e dell'ambiente tanto che non dispone di capannoni sovraffollati, non utilizza mangimi industriali, tanto meno coloranti per le uova». Poi spiegano: «Al momento le nostre cento galline razzolano in più di cinque ettari, in mezzo a oltre 1500 alberi di noce, il che significa che ogni gallina ha a disposizione circa cinquecento metri quadri, il che consente ad ogni animale di non dover lottare con gli altri per assicurarsi un po' di ombra o per appollaiarsi su un ramo, mentre si nutre ruspando e consumando granaglie di altissima qualità, rigorosamente biologiche, prevalentemente autoprodotte». Ma non è tutto perché alle ovaiole le sorelle Giannini hanno riservato anche altri benefici trattamenti: «Con tanto spazio a disposizione, le nostre galline hanno la possibilità di rotolarsi con tutta comodità in terra, cosa che non va considerata come un gioco anche se ciò le diverte e le calma, ma serve a liberarle in maniera naturale dei piccoli parassiti che, negli allevamenti intensivi, vengono combattuti con medicinali».
«Noi che abbiamo passato brutti momenti e siamo consapevoli che il viver sano aiuta molto - spiegano - abbiamo voluto che la nostra fosse un'azienda biologica, ma andiamo oltre il biologico».
«Normalmente per convertire al biologico un'azienda agricola tradizionale servono tre anni rispetto delle regole bio, per permettere ai terreni di depurarsi' delle sostanze chimiche presenti chiudono ma la nostra azienda da oltre quaranta anni non coltivava i terreni su cui ora è stato creata la Fattoria OvoSapiens, quindi abbiamo convertito al biologico terreni che già da decenni erano incontaminati». Terminata la loro carriera di ovaiole, le galline invecchiano felicemente nel luogo in cui hanno vissuto.
Luigi Foglietti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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