Vaccini a domicilio i medici di famiglia rischiano di sfilarsi

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Domenica 19 Settembre 2021, 05:05
LA PREVENZIONE
PESARO La provincia di Pesaro Urbino e soprattutto i Comuni più a nord e al confine con l'Emilia Romagna, è il territorio che in questo momento, superata la metà di settembre, sta vaccinando meno rispetto al resto della regione Marche. Questo è ciò che mostrano i numeri dell'ultimo report del Dipartimento di Prevenzione di Area Vasta 1, che la dottoressa Elisabetta Esposto, direttrice del Distretto sanitario di Pesaro, ha inoltrato ai medici di famiglia. Tutto, alla vigilia delle somministrazioni della terza dose ai soggetti immunodepressi e fragili e mentre si auspica, con il Green pass esteso a partire dal 15 settembre, che l'ulteriore stretta possa dare una spinta a chi è tuttora indeciso o finito nel tritacarne delle notizie contrastanti.
La disponibilità
Questa volta però la disponibilità e l'adesione alla vaccinazione a domicilio dei medici di base, potrebbe non essere piena, in mancanza di risposte certe della Regione sul sostegno economico all'attività vaccinale portata avanti dai medici stessi. Il report: le vaccinazioni stanno soffrendo una battuta d'arresto nel Pesarese e di contro si sta assistendo a una corsa ai test rapidi nelle farmacie private e comunali per esigenze diverse ma sempre gravitanti attorno alle richieste di Green pass. In questo momento sotto il profilo delle vaccinazioni su scala regionale peggio della provincia di Pesaro Urbino c'è solo quella di Macerata. A incidere come si legge nel report inoltrato ai medici di famiglia, è anche la particolarità di un territorio di confine che si affaccia alla Romagna dove da tempo hanno sedi le componenti no vax, con il loro zoccolo duro. Numeri alla mano, la percentuale di vaccinati a Pesaro si attesta al 72 per cento sul totale della popolazione. La fascia dai 40 ai 49 anni arriva al 77,5 per cento dei vaccinati mentre tutta quella ampia fetta che va dai 12 ai 59 anni si ferma al 63,8 per cento. Ciò significa che le fasce al momento più resistenti le troviamo fra i giovani in età scolastica, oltre alla fascia 20-35 anni, come rimane ancora al di sotto della media la percentuale di 50enni vaccinati, e di questi fanno parte diverse categorie per le quali scatterà l'obbligo del super Green pass dal 15 ottobre del settore pubblico e privato. Il Comune peggiore per percentuale di vaccinati resta Gradara che si ferma al 59,8 per cento sul totale della popolazione. Nonostante il buon funzionamento dell'hub di prossimità per quasi tutta l'estate, la percentuale dei vaccinati fra i 12 e i 59 anni è ancora 51,4 per cento. Segue a ruota Gabicce che raggiunge solo il 60,2 per cento e anche la fascia 12-59 anni, che comprende numerosi giovani, impegnati soprattutto nel lavoro stagionale si arresta al 48,6 per cento confermandosi la più bassa della nostra Area Vasta. Ed ancora, a Tavullia la popolazione vaccinata ha raggiunto il 65 per cento mentre Vallefoglia e Montelabbate sono arrivati al 70 per cento di copertura.
Il report
Terza dose: nell'ultimo documento che il Servizio Salute regionale ha inoltrato a sanitari e medici, si fa riferimento in modo formale al ruolo dei medici di medicina generale utili nelle somministrazioni della dose aggiuntiva, che anche sul territorio dovrebbe partire da domani. Nel documento di pochi giorni fa, il Servizio Salute scrive chiaramente, che tutti quei pazienti con difficoltà a muoversi non dovranno rivolgersi alle sedi vaccinali aperte ma potranno contattare il proprio medico di fiducia per la vaccinazione a domicilio. Mentre per quei pazienti seguiti dalle strutture ospedaliere ma non esentati dal ticket, verrà resa disponibile una lista dedicata a cui iscriversi, tramite il portale di prenotazione Poste. «Le strutture per anziani e Rsa del territorio non partiranno da domani ma aspettiamo indicazioni dal Servizio Salute commenta la direttrice del Distretto Esposto le indicazioni date vedono partire domani solo le prime somministrazioni per la terza dose ai cosiddetti immunodepressi e pazienti molto fragili, che però vengono presi in carico dalle strutture ospedaliere e per Pesaro parliamo del polo di Muraglia per diabetici, dializzati, oncologici e in Area Vasta invece c'è il presidio di Urbino».
L'andamento
Che cosa «Per quanto riguarda i numeri limitati di vaccini e sedute - conclude la dirigente - auspichiamo un cambio di rotta e un'inversione in vista dell'estensione obbligata del super Green pass. Dovrebbe prevalere la prevenzione». Anche perché risulta un ritorno di pazienti positivi, sintomatici e non vaccinati al Pronto Soccorso di Marche Nord che da tempo non accadeva.
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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