Un tesoretto per il porto fondi per quasi 4 milioni

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Sabato 16 Novembre 2019, 05:04
LA RIQUALIFICAZIONE
PESARO Fondi per il dragaggio, le opere preliminari per la realizzazione della vasca di colmata, i lavori sulle banchine. In tutto quasi 4 milioni, 3 milioni e 800mila euro per la precisione, all'interno del piano triennale dei lavori per la modernizzazione del porto, stanziati dall'Autorità di Sistema del Medio Adriatico allo scalo locale, dopo la firma nei giorni scorsi del provvedimento. L'annuncio ieri nella sede del Club Nautico alla presenza del presidente dell'Autorità portuale di Sistema, Rodolfo Giampieri, del sindaco Matteo Ricci, del consigliere regionale Andrea Biancani. del comandante del porto, Maurizio Tipaldi e del presidente del sodalizio Francesco Galeppi.
Il cronoprogramma
Per il 2020 ci sono 500mila euro a bilancio per il progetto della vasca di colmata. «Fondamentale - spiega il sindaco - per dare una prospettiva credibile alle esigenze di dragaggio». Tant'è che è già previsto un milione e 800mila euro per il 2021 alla voce escavo. Fondi non sufficienti, ma importanti per partire con i dragaggi. Non solo: all'elenco si aggiunge un milione e mezzo, nel 2020, per la manutenzione straordinaria della darsena commerciale.
La novità è però che lo scalo potrà beneficiare dell'utilizzo della nuova darsena per il traffico marittimo e per le esigenze dei diportistici ampliando così i posti barca. E' così che dopo quasi tre anni di attesa, ha speranze di essere realizzato il primo dei progetti dell'ingegnere Renato Morsiani per implementare i posti barca, utilizzando pontili galleggianti. «Nell'elaborazione del piano delle opere, l'Autorità portuale - precisa Ricci - ha accolto la nostra richiesta di destinare metà della darsena commerciale alle imbarcazioni da diporto. Ed è in attesa del via libera definitivo del ministero. Notizia significativa, perché finora eravamo andati avanti con permessi annuali. Adesso usciamo dalla provvisorietà: appena ci comunicheranno le date, il consorzio e i progettisti saranno in grado di ragionare sulla soluzione migliore e più sostenibile economicamente».
Si esce dalla provvisorietà
Praticamente, come richiesto più volte dalle associazioni e dagli operatori fra i due porti, la darsena sarà per metà dedicata al diporto e per l'altra metà ad uso commerciale. La parte della darsena dedicata al diporto sarà individuata lungo il molo foraneo. «L'ultima previsione presentata a Comune e Autorità di Sistema spiega il progettista Morsiani è di 105 posti barca per il diporto. Il che significa rendere anche quello spazio, altrimenti inutilizzato, riqualificato, moderno, vissuto e funzionale, permettendo di sviluppare l'aspetto di un porto anche turistico». Spiega il presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Centrale, Rodolfo Giampieri: «Sul porto di Pesaro con una sinergia istituzionale si è riusciti a sviluppare un investimento privato di 15 milioni di euro che sta portando segnali chiari: la cantieristica di qualità torna ad essere protagonista. In più abbiamo sostenuto un imprenditore privato che ha messo in moto il meccanismo del traffico passeggeri. Nella nostra strategia di sistema, Pesaro deve coprire la parte nord della Croazia».
La variante localizzata
Aggiunge il presidente: «Stiamo lavorando in questi giorni, con decisione, alla variante localizzata che ci consente di cambiare le destinazioni degli spazi portuali. Per destinare così metà della darsena commerciale al diporto turistico. E dare una risposta alle esigenze della comunità». Nella lista anche la realizzazione di un ufficio distaccato dell'Autorità portuale, nell'edificio di proprietà del demanio di fianco al Cozza Amara. Osserva il comandante della Capitaneria Maurizio Tipaldi: «Da parte nostra massimo supporto per sostenere le attività che porteranno all'implementazione delle infrastrutture. Su tutte il dragaggio. La sinergia continua».
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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