Un distretto biologico Scommessa di 12 Comuni

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Lunedì 23 Novembre 2020, 05:05
PESARO Eccellenze agroalimentari, 12 comuni pronti a fare rete. Il territorio è quello delle vallate del Cesano e del Metauro e l'obiettivo è quello di costituire il distretto biologico Terre Marchigiane. Il protocollo d'intesa nasce da una idea della presidente dell'associazione Anabio Marche, Sara Tomassini, e coinvolge i comuni di: Pergola, Frontone, Serra Sant'Abbondio, San Lorenzo in Campo, Fratte Rosa, Mondavio, Terre Roveresche, Monte Porzio, Sant'Ippolito, Fossombrone, San Costanzo, Cagli. «Da una recente ricerca spiega Tomassini - la provincia di Pesaro e Urbino risulta essere la quarta in Italia per aziende biologiche con agriturismo. La Cia Marche, con la sua associazione Anabio e la federazione provinciale Coldiretti, ha già contattato e avuto l'adesione informale di oltre cinquanta aziende del biologico. Il distretto è uno strumento innovativo di organizzazione territoriale, volto sia ad incrementare il ruolo multifunzionale del settore primario, sia a migliorare le prestazioni agro-ambientali in chiave sostenibile. Superando il concetto di azienda biologica come unità produttiva isolata, i distretti rappresentano filiere agroalimentari biologiche, di valorizzazione delle tipicità locali e della qualità ambientale, di sperimentazione di politiche e strumenti efficaci di sviluppo economico e sociale». La costituzione del distretto biologico, così come illustrato nel programma di Anabio Marche, sarà lo strumento per partecipare ai bandi europei ed intercettare i finanziamenti del Psr 2021-2027 finalizzati all'incentivazione delle attività legate all'agricoltura, alla ricettività di tipo agrituristico, alla trasformazione, valorizzazione, promozione e commercializzazione dei prodotti dell'enogastronomia locale. «Una grande opportunità per tutto il territorio interessato sia per la promozione che per le future programmazioni di sviluppo rurale. Uno strumento che potrà risultare determinante dal punto di vista economico e turistico per una vasta area che vuole imporsi sempre più per la qualità dei propri prodotti enogastronomici e per un turismo slow ed esperienziale».
lu. ben.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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