Tensione allo screening Per calmare i genitori arrivano i carabinieri

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Venerdì 7 Gennaio 2022, 05:05
LA PREVENZIONE
PESARO Quest'anno nella calza della Befana gli studenti hanno trovato il tampone rapido. Un lungo serpentone di auto attraversava ieri mattina via Ponchielli per raggiungere il punto drive test di via Lombardia. In ogni auto mamme e papà con uno o più bambini, in attesa del tampone prima del rientro a scuola. Ma tanti, arrivati in auto nella tarda mattinata, non sono riusciti ad accedere allo screening gratuito, riservato da Regione e Area Vasta 1, solo agli alunni di medie ed elementari. Tant'è che sono arrivati anche i carabinieri per placare gli animi. Alle 13, all'avvicinarsi dell'orario di chiusura fissato alle 14, a quasi 50 persone ancora in fila è stato dato annuncio che non avrebbero fatto in tempo i test. Sono iniziate proteste e grida contro il personale (sanitari e volontari della protezione civile) e sono dovuti intervenire i carabinieri per placare gli animi.
La disponibilità
Alla fine la soluzione con i sanitari disponibili a sforare l'orario per accontentare tutti. Già un'ora e mezza prima di chiudere erano in fila ancora un centinaio di auto lungo via Ponchielli. Un'adesione massiccia da tutti i Comuni dell'hinterland pesarese per la giornata di screening gratuito. Così anche a Fano, Urbino e Sassocorvaro. A fine seduta numeri importanti: 512 test a Pesaro e 48 positivi, a Fano 589 e 39 positivi, a Urbino 297 e 12 positivi, per una percentuale del 7 %. A Sassocorvaro, infine, 80 con 12 positivi. Domani pomeriggio dalle 14 alle 18 completerà il ciclo il drive through di Cagli. «La mattinata di screening per il Distretto di Pesaro si è chiusa con 512 tamponi e in 48 sono risultati positivi osserva il dottor Eugenio Carlotti, responsabile del Dipartimento di Prevenzione di Area Vasta 1 tradotto, a Pesaro la percentuale di positività fra una parte della popolazione scolastica, si aggira intorno al 10 per cento. Complessivamente considerando anche le sedi drive di Fano e Urbino sono stati eseguiti circa 1400 tamponi con 100 positivi per i tre Distretti pari a una media del 7 per cento. Parliamo di una percentuale di positività registrata dopo le festività certamente non da sottovalutare. Va detto però che secondo le modalità utilizzate il Dipartimento non è in grado di verificare e tracciare la composizione dei positivi, vista la platea variegata fra asintomatici o semplicemente ragazzini venuti a contatto con positivi in famiglia e non. Attendiamo di capire come andrà la prima settimana di ripresa delle scuole, poi cercheremo di riorganizzare il tracciamento e le nuove tempistiche, alla luce anche delle disposizioni appena uscite». Maxi afflusso: fra le 12.30 e le 13 i volontari di Protezione civile avevano l'indicazione di chiudere il cancello esterno e far accedere solo una parte del serpentone di auto in coda su via Lombardia.
Adesione massiccia
E così quanti già dentro quel perimetro, erano sicuri di sottoporre i propri figli al test. Dopo le 12 però all'altezza della rotatoria, si erano incolonnate quasi un centinaio di auto. «Il flusso è stato tanto riferisce una volontaria di Protezione civile dopo aver conteggiato con i sanitari i tamponi eseguiti altri volontari in strada hanno verificato il numero delle auto ancora in fila su via Lombardia, fra lo stabile della Coldiretti e l'ingresso alla Protezione civile. Ma sarebbe stato impossibile farli tutti. E così con i sanitari Asur abbiamo calcolato quanti ragazzi si potevano tamponare, anche perché gli infermieri avevano un loro orario da rispettare. Non solo, stavano arrivando anche le auto per la tornata drive pomeridiana, aperta a tutti coloro chiamati da Asur al tampone di verifica che si tiene ogni giovedì. Per questo ci siamo ritrovati costretti a chiamare i carabinieri per contenere un gruppetto di 5-6 genitori che scesi dall'auto alla cancellata, inveivano contro i volontari pretendendo di entrare».
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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