Tassa di soggiorno più cara ma l'accordo è controvoglia

3 Minuti di Lettura
Mercoledì 27 Novembre 2019, 05:04
IL TURISMO
PESARO Il confronto è andato avanti per ore. Alla fine è stato partorito un aumento della tassa di soggiorno digerito, ma a fatica, dagli albergatori. Che in cambio, otterranno più risorse da gestire in proprio per la promozione turistica, incentivi sui lavori agli alberghi anche senza aumentare le stelle, controlli sui chi affitta in maniera irregolare appartamenti turistici. E la promessa di una maggiore attenzione al lungomare di Levante.
Cosa cambia
Non cambia niente solo per gli alberghi a una stella: per una notte di soggiorno si continuerà a pagare 70 centesimi. Poi arriva la rimodulazione, ovvero il ritocco : da un euro a 1,5 per i 2 stelle; da 1,30 a 2 euro per i 3 stelle; da 2 a 3 euro per i 4 stelle; da 2,5 a 4 euro per i 5 stelle. Un allineamento alle tariffe in vigore a Rimini (2 euro per i 3 stelle) e di poco più alte rispetto a Riccione (1,80 euro per i 3 stelle).
«Non abbiamo voluto chiedere un euro in più ai pesaresi nella fiscalità - dice l'assessore al Bilancio Antonello Delle Noci - le tasse non verranno toccate», risponde così anche al vicepresidente Apa Alessandro Tomassini il quale ha chiesto di scongiurare un innalzamento del tetto tra Tasi e Imu con la local tax. «Chiediamo, invece, qualcosa in più ai turisti, ma lo faremo continuando ad investire». Si amplia la platea dei beneficiari delle esenzioni, introducendo anche gite scolastiche e artisti. Insieme all'aumento dell'imposta di soggiorno, partirà un giro di vite sulle piattaforme on line Booking e AirBnb che affittano appartamenti turistici «affinchè rispettino le regole. Lo hanno richiesto le associazioni, ed è giusto richiedere un contributo anche a chi affitta».
L'attenzione
Attenzione quindi al versante Levante di viale Trieste, «quello con più alberghi» ricorda il presidente Apa Fabrizio Oliva, dove si «potrà intervenire per gli arredi e insieme alla Regione sulla risoluzione dei problemi idraulici e di decoro alla foce del Genica», guarda avanti Delle Noci. Oltre ad «una parte del gettito della tassa di soggiorno che resterà in mano agli albergatori per la promozione». Il Comune promuoverà «il territorio circostante», vedi gli Itinerari della Bellezza. Un tassello fondamentale dell'accordo è la modifica del regolamento sui contributi a favore delle imprese: i lavori per migliorare le strutture alberghiere, se finalizzati a cambi di destinazione in chiave di accoglienza, come ad esempio una cantina che diventa centro benessere, senza aumenti di cubature potranno giovare dell'abbattimento degli oneri di urbanizzazione (sottoforma di contributi nell'anno solare successivo all'intervento), anche senza l'innalzamento di una stella.
I paletti
«Non abbiamo certo accolto con gioia questo aumento, ma lo abbiamo contenuto - afferma il presidente Apa Fabrizio Oliva - abbiamo chiesto che non fossero toccate le leve fiscali a carico dei cittadini, soprattutto l'addizionale Irpef. E cifre certe, dai proventi della tassa, a favore della promozione. Dobbiamo far capire che in estate Pesaro è una città balneare, che abbiamo la Bandiera Blu. Per il resto, va bene la destagionalizzazione e il Natale, infatti gli alberghi aperti sono esauriti in tutti i weekend in questo periodo». Sottolinea la collaborazione con il Comune il vice presidente Apa Roberto Signorini: «E' un investimento per continuare a crescere, promuovere e commercializzare il nostro territorio. Dobbiamo vedere la tassa di soggiorno come un volano di promozione». Le richieste accettate dal Comune, sono state avanzate da Apa e Confcommercio, presente ieri al tavolo con il segretario comunale Davide Ippaso, che a quanto emerso strapperà anche un'altra modifica del regolamento, con un esonero, o quantomeno dimezzamento della Tari per le nuove attività dei commercianti.
Le tutele
«L'albergatore spende, investe ed è giusto che venga tutelato - rimarca Ippaso - Inoltre, visti i tanti abusivi a Pesaro vogliamo fare a breve un incontro per l'organizzazione di controlli capillari». Per la prossima estate controlli anche sui locali del lungomare per l'ascolto musica: non cambieranno le deroghe orarie, ma potrebbe essere abbassato il tetto dei decibel.
Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA