«Spazio verde ornamentale fruibile da tutti»

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Martedì 23 Luglio 2019, 05:04
IL CONTRIBUTO
PESARO Alberto Giangolini, dello studio Landesign di via Belvedere è un professionista con le idee chiare sul contributo che vuole apportare alla città giardino. «Siamo nella fase di studio, ma entro fine mese potremo avere un quadro più chiaro e partire con la progettazione vera e propria. E' un lavoro complesso per cui c'è bisogno di contributi e idee sempre diverse, ma è per noi anche un obiettivo ambizioso da raggiungere. Siamo uno studio di esperti paesaggisti a cui piace lavorare con gli elementi naturali del paesaggio e del contesto che ci circonda. Siamo consapevoli che quello spazio, seppure non abbia un'estensione importante, sarà centrale nella valorizzazione del lungomare pesarese e della sua passeggiata. E' uno spazio emblematico, perché riporta alla memoria una delle meraviglie di fine 800 poi ricreate e curate fino agli anni '60. Lo spirito che anima il nostro contributo tecnico e pratico, va nella direzione di creare un'immagine evocativa dei giardini ornamentali ma lo spazio dovrà essere funzionale e fruibile da tutti. Oltre a uno spazio realizzato con specie arboree fisse, in questo momento si sta lavorando per capire quali saranno le altre tipologie da inserir, fra specie arbustive, erbacee o vegetative. Si ragiona infatti sulla parte temporanea estiva con specie che saranno messe a dimora estate dopo estate. L'innovazione sarà rappresentata dall'effetto visivo ed evocativo che riusciremo a dare. Per questo si lavorerà sull'immagine e sull'arte delle forme. Un giardino elegante ma al passo con i tempi. Forme definite o astratte che ad ogni stagione saranno diverse. Una delle fasi più delicate è la scelta delle piantumazioni che dovranno ben sposarsi con il contesto del lungomare cittadino. Siamo in riva al mare e dovremo prediligere per questo le specie con una certa resistenza agli sbalzi di temperatura, alla salsedine e al microclima marino. Vorremo creare quello che chiamiamo in gergo un artificio, che è tipico di un giardino e per questo ci stiamo confrontando con professionisti paesaggisti, botanici e conoscitori della storia di Pesaro, per riportare a dimora specie vegetali o floreali, anche non autoctone, ma adatte ad attecchire e riprodursi sul lungomare, individuando in particolare quelle specie che oggi stanno scomparendo, e che invece caratterizzavano i vecchi giardini pesaresi nel pieno del loro splendore. Tutto sarà un mix fra vecchie specie, alcune di queste rare, e nuove piantumazioni».
let. fr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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