San Benedetto, avanti piano tracciata la strada per l'asta

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Mercoledì 15 Gennaio 2020, 05:05
LA RIQUALIFICAZIONE
PESARO San Benedetto, eppur si muove. Il cronoprogramma con cui procede l'attesa riqualificazione del complesso dell'ex psichiatrico ha un incedere che rispecchia la mole possente e maestosa della struttura immersa nel suo sonno trentennale. Ma a intermittenza giungono segnali che la scuotono dal torpore della bolla burocratica-amministrativa in cui è immersa da lungo tempo. E' di lunedì la determina dell'Asur, proprietaria del fabbricato, che traccia la strada per il bando per l'alienazione dell'immobile per 8 milioni tramite asta pubblica. Bando essenziale per far partire la complessa operazione di ristrutturazione più volte annunciata ma ancora di fatto al palo senza quel pezzo di carta da pubblicare attraverso i canali d'ordinanza, albi pretori e organi di informazioni compresi.
Conditio sine qua non
Il bando dovrebbe mettere in vendita l'ex manicomio esclusa la parte dell'ex lavanderia ceduta al Comune di Pesaro. Ma senza bando di vendita, niente protocollo per il passaggio della lavanderia al Comune, niente variante per il cambio di destinazione dell'ex psichiatrico. Insomma si resta fermi al palo. Senza un bando che stabilisca i criteri di vendita e di destinazione non è possibile disegnare la variante al Prg di Pesaro che dovrebbe allargare le maglie del riutilizzo dell'edificio per chi lo acquisterà. Al San Benedetto potrebbero nelle intenzioni trovare spazio destinazioni legate al terziario, residenziale e al commerciale. Una destinazione omnibus. A suo tempo il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli visitando l'interno della degradata struttura ha anche ipotizzato che potrebbe diventare anche un albergo se gli investitori lo vorranno. «Sono ottimista e fiducioso - spiega il consigliere regionale Andrea Biancani che da anni, è il caso di sottolineare, sta seguendo l'iter della complicata gestazione - gli uffici tecnici dell'Asur stanno definendo nel dettaglio i punti su cui si articolerà il bando e penso che in un mese, diciamo entro la fine di febbraio, possa essere pronto per la pubblicazione».
Fare presto
L'importante è fare presto. Il San Benedetto ha dei rilevanti problemi strutturali e la stessa Asur nel documento istruttorio che accompagna la determina rileva per l'ex ospedale psichiatrico «un ulteriore, recente degrado dei manufatti con estesi crolli al piano orizzontale e alle coperture, nonchè con estesa compromissione della stabilità di alcune strutture portanti con conseguente impossibilità di accedere in sicurezza su alcuni spazi e su molti locali che compongono l'immobile». A preoccupare è in particolare lo stato del tetto che sta praticamente implodendo ed è in condizioni di stabilità che definire precarie è un eufemismo. L'ultimo vistoso sbriciolamento del complesso risale alla fine dello scorso settembre lungo il lato di via Belvedere quando sono caduti sul selciato parti di cornicione. Finora l'Asur, proprietaria del San Benedetto dal 1996, ha proceduto con interventi tampone e soluzioni d'emergenza ma è chiaro che in una prospettiva di vendita si può solo procedere con dei rattoppi in situazioni di necessita.
Superficie immensa
L'ex ospedale psichiatrico è chiuso da quasi trent'anni. L'immobile è è stato definitivamente chiuso nei primi anni 90 dopo la Legge Basaglia e la sua superficie è di oltre 14mila metri quadrati, ai quali si aggiungono spazi esterni, giardini, portici e cortili. Si rimarca l'importo della stima per un importo totale di 8 milioni e si propone di indire un'asta pubblica con il metodo delle offerte segrete in aumento rispetto al presso base d'asta. Quanto ai potenziali compratori, considerato anche il flop di tutte le recenti aste da Villa Marina all'ex carcere minorile e che per la ristrutturazione globale si stima una cifra superiore ai 30 milioni, questa sarà tutta un'altra storia.
Simonetta Marfoglia
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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