Ritorno in classe al 50% I presidi: «Siamo pronti»

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Lunedì 18 Gennaio 2021, 05:04
LA DIDATTICA
PESARO Non si sono mai tirati indietro i dirigenti scolastici dei nostri istituti superiori, sempre pronti ai repentini cambi di comunicazione: ripresa della didattica al 50 o al 75 per cento, poi il rinvio e il no ai doppi turni come invece volevano i prefetti, e ora forse di nuovo la ripresa della didattica in presenza, dopo quasi tre mesi di stop.
L'accelerazione
All'indomani dell'accelerata del Governatore regionale Acquaroli per il rientro in classe dal 25 gennaio, se l'indice di monitoraggio Rt lo consentirà, i dirigenti scolastici chiedono più certezza sull'effettiva data di ripresa, la garanzia del tracciamento epidemiologico e la somministrazione del vaccino anti-Covid a docenti e personale scolastico. Rientro sì al 50 per cento in presenza, Asur e Area Vasta 1 siano però pronti a mettere in atto controlli più capillari per evitare nuovi ed eventuali focolai diffusi negli istituti. E' questo ciò che chiedono i vari dirigenti scolastici, concordi con le richieste di Riccardo Rossini, preside del liceo Marconi e presidente regionale Anp (Associazione nazionale presidi).
Le istanze
La sicurezza di ragazzi e personale prima di tutto. «Restiamo ancora una volta in attesa di una nuova ordinanza regionale entra nel merito il preside Rossini - fino a quando si parla di presenza al 50 per cento degli studenti, i nostri plessi sono pronti e ce la possiamo fare, qualunque data venga decisa. Oltre non sarebbe possibile in questo particolare momento, né auspicabile anche per il distanziamento sociale che resta prioritario». Le proposte del presidente regionale dell'associazione presidi sono già state formalizzate nell'ultimo tavolo dei primi giorni dell'anno con Regione, Ufficio scolastico regionale, provinciale e parti sociali. Quello che oggi manca rimarcano dirigenti e parti sociali del comparto scuola, è il tracciamento garantito da Asur e Area Vasta per eventuali contagi interni e fra i contatti di studenti positivi. Le garanzie: « Servono almeno tre garanzie per rendere le scuole veramente sicure, fermo restando l'impegno dei dirigenti prosegue Rossini - si chiede ad Asur Marche e al Dipartimento di Prevenzione di Area Vasta 1 la possibilità di mettere in atto, a scuole riaperte, un meccanismo di controllo periodico almeno ogni dieci giorni con tampone rapido o test sierologico, per la fotografia della circolazione del virus e lo stato di salute degli studenti, questo ovviamente calibrato alle classi e al numero di alunni in presenza al 50 per cento e a settimane alterne.
Il personale
Altra priorità è l'avvio a stretto giro, contestualmente al ritorno in classe. delle chiamate vaccinali anti Covid per quel personale docente e collaboratori scolastici di età superiore ai 45 anni e un tracciamento puntuale per isolare gli eventuali casi, considerando che per i sanitari del nostro Dipartimento resta più agevole con una organizzazione per ogni plesso a settimane alterne, e con un minor numero di studenti da mappare. Ogni plesso poi è pronto, se parte politica e sanitaria saranno d'accordo per lo screening rapido a tappeto, che ha senso solo se fatto nei primi due-tre giorni di ripresa delle lezioni». Le reazioni: «Sono in diversi i docenti che si sono sottoposti anche nell'ultimo periodo e su base volontaria a test sierologico o rapido commenta la vicepreside del tecnico Agrario, Chiara Fiorucci e di volta in volta con cadenza ormai costante, arriva alla scuola comunicazione dell'esito. Una buona pratica questa da tenere in considerazione, e non solo al momento del rientro, quando verrà ufficializzato. Attendiamo comunicazione formale poi prima di rendere pubblico anche sul sito web, il piano di rientro con metà del numero delle classi in presenza suddivise per indirizzo tecnico e professionale a settimane alterne.
Gli orari
Gli orari saranno gli stessi in vigore nell'autunno scorso con qualche scostamento all'ingresso, che comunque riusciamo a gestire senza situazioni di assembramento, grazie ai cinque ingressi diversi della sede». Anche il preside del polo Mamiani, Roberto Lisotti è favorevole al controllo a tappeto interno agli istituti: «Auspichiamo per questo osserva- che terminata questa prima fase vaccinale, la Regione proceda con una campagna mirata sul personale scolastico, se davvero vogliamo che le scuole siano sicure ed evitare continui stop o rallentamenti della didattica».
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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