Richiamata la priorità della sanità pubblica

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Domenica 5 Gennaio 2020, 05:04
PESARO Varata dalla giunta regionale il 28 gennaio 2019, la proposta di piano socio sanitario per il triennio 2019 - 2021 è stata approvata dieci mesi dopo dalla commissione consiliare sanità con una consistente integrazione di norme che ha aggiunto 75 pagine al documento (da 132 a 207). Inserite ex novo ampie dettagliate discipline come quella sull'Ircss Inrca nel paragrafo dell'assistenza ospedaliera (6.3) e come le schede di intervento sulla tutela della salute di adolescenti e giovani, la tutela mentale, i servizi per le dipendenze patologiche e lo standard di cura per i tumori. Diverse norme innestate pongono un freno alle privatizzazioni su cui la giunta Ceriscioli ha spinto l'acceleratore. Ha il valore di manifesto politico il paragrafo 5.1 bis aggiunto, Rafforzamento della sanità pubblica: Per assicurare un'adeguata risposta ai bisogni di salute della comunità - è scritto - ed evitare che, nell'ambito sanitario, crescano le diseguaglianze, è necessario accrescere la qualità e l'efficienza del servizio sanitario pubblico. Ciò richiede investimenti tecnologici e in termini in risorse umane. Sulla stessa falsariga, le integrazioni sull'eccesso di esternalizzazione dei servizi, da ridurre al fine di garantire vere economicità, efficienza e reale trasparenza nei confronti dell'utenza e sulla stabilizzazione del precariato in sanità tramite anche la re-internalizzazione di alcuni servizi. Chiarissima la seguente integrazione: La Regione provvede alla gestione del proprio sistema sanitario pubblico mediante personale dedicato, limitando il più possibile il ricorso a strutture private, a cui vengono convenzionati servizi integrativi specifici, per tempi limitati e sotto stretto controllo regionale.
l. fur.
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