Ricci-vigili, il faccia a faccia «Ho solo voluto difendervi»

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Domenica 21 Aprile 2019, 05:04
IL CASO
PESARO Breve ma intenso: il faccia a faccia del sabato di Pasqua è durato poco più di mezz'ora. Dentro il comando della polizia municipale, in via Del Monaco, da una parte i vigili urbani, dall'altra il sindaco Matteo Ricci. Proprio il primo cittadino, già dalla sera prima, si era «reso disponibile ad incontrare tutti i lavoratori al fine di chiarire eventuali equivoci e fraintendimenti conseguenti al suo intervento in una nota tv nazionale», come riferito in una comunicazione interna della sede. L'intervento in questione è ormai noto a tutti. E per chi non lo avesse ancora chiaro lo riepiloghiamo.
Il casus belli
«La polizia locale non può arrestare gli spacciatori», è stata la frase pronunciata giovedì scorso durante un collegamento in diretta a SkyTg24. Un frase che ha acceso gli animi, dal piano locale a quello nazionale, infuocando i social network, e con reazioni a pioggia dai sindacati di categoria ai politici. Tra gli agenti di via Del Monaco, alla vigilia dell'incontro di ieri, c'erano state reazioni di stupore, per quello che dai più alla centrale è stato visto come un abbaglio e uno uno scivolone. Una tesi sostenuta anche dal sindacalista e vigile urbano Mimmo La Rocca, il quale ha anche parlato di troppe ingerenze del sindaco verso la polizia municipale, dopo il caso dei controlli nei locali di qualche settimana fa.
Ore convulse
Ieri mattina l'incontro, molto atteso, anche perchè arrivato al termine di 36 ore comunque convulse e concitate in un turbine di commenti. «Io ho difeso la polizia locale, è stata volutamente estrapolata e strumentalizzata una frase del mio discorso», è stato il contenuto centrale del discorso che Ricci ha rivolto alla polizia locale (presente anche il comandante del Corpo Gianni Galdenzi) per far chiarezza sull'accaduto.
Un discorso riferito anche, dopo aver lasciato il comando, durante una diretta di Radio Prima Rete. «La polizia locale aiuta, ma non può sostituirsi a polizia e carabinieri ha continuato Ricci c'è una tendenza sbagliata di chi vuol far credere che ogni cosa che succede sulla sicurezza sia responsabilità del sindaco e della polizia locale. Ma la sicurezza è una competenza del ministero degli Interni, che dirige le forze dell'ordine. C'è una discussione nazionale di una parte sindacale che vorrebbe trasformare le polizie locali come le altre forze di polizia. Ma oggi non è la realtà. Ho difeso la realtà e non esiste che ogni volta che succede qualcosa ci sia chi dà la colpa al sindaco e alla polizia locale». Caso chiuso? Si auspica che la Pasqua possa contribuire a rasserenare gli animi e a voltar pagina.
Le reazioni
Nel frattempo proseguono gli interventi. Alle reazioni dei sindacati nazionali dei vigili urbani (vedi articolo a lato) si aggiungono quelle delle rappresentanze regionali. «Con riferimento alle dichiarazioni del sindaco di Pesaro Ricci sul ruolo e competenze della Polizia Locale interviene Luca Talevi, segretario generale Cisl Fp Marche: - va detto che è evidente che gli operatori di polizia locale hanno assegnato dall'articolo 57 del codice di procedura penale e dall'articolo 5 della legge 65 del 1986 le funzioni di agente e ufficiale di polizia giudiziaria. Purtroppo spesso i sindaci vedono la polizia Locale sono come uno strumento per fare le multe, mentre sono interlocutori in materia di sicurezza urbana nelle città, a fianco di carabinieri e polizia. Spetta al Sindaco concorrere ad assicurare anche la cooperazione della polizia locale con le forze di polizia statali, nell'ambito delle direttive del Ministero dell'Interno».
I problemi aperti
A questo proposito il 30 aprile le segreterie nazionali del pubblico impiego della Cisl, Cgil e Uil incontreranno i sottosegretari al ministero dell'Interno per affrontare le tante problematiche della polizia locale e definire ruolo e funzione della stessa.
Sulla vicenda interviene anche il segretario regionale Ugl Marino Vincenzo che grida «a gran voce a chi, ancora, non vuole riconoscere queste qualifiche » e rivendica «l'alta professionalità ed abnegazione che quotidianamente, in silenzio ed umiltà a Pesaro come in tutte le Marche ed in Italia circa 60000 operatori di polizia locale mettono in campo, sia come agenti ufficiali di polizia giudiziaria, sia come accertatori di violazioni al codice della strada sia come ausiliari di pubblica sicurezza».
Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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