Piattaforme Eni, possibile ricorso al capo dello Stato

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Martedì 23 Gennaio 2018, 05:04
L'AMBIENTE
PESARO Sulle piattaforme davanti alla costa pesarese, l'amministrazione non farà ricorso al Tar entro il 27 gennaio. Ma gli uffici stanno esaminando il decreto ministeriale della piattaforma Bianca&Luisella e valuteranno eventuali azioni legali successive. E' quanto ha detto ieri in consiglio comunale l'assessore all'Ambiente Franca Foronchi, rispondendo ad un'interrogazione presentata dal Movimento Cinque Stelle. «Dopo la mozione del 2016 approvata dal consiglio comunale spiega la Foronchi - l'ufficio ha provveduto a richiedere alla Regione Marche di rivedere il proprio parere favorevole di compatibilità ambientale richiedendo di procedere ad un approfondimento della situazione in considerazione delle problematiche e criticità emerse, riguardanti principalmente la sismicità indotta e l'impatto cumulativo». Gli uffici comunali dell'Ambiente, come ha aggiunto l'assessore, «hanno anche provveduto a richiedere all'avvocatura comunale di procedere, per quanto di competenza, al fine di valutare ogni eventuale profilo di illegittimità degli atti relativi ai procedimenti amministrativi collegati, compresi i decreti di compatibilità ambientale rilasciati dal ministero dell'Ambiente, con eventuale imputazione davanti alle sedi giurisdizionali competenti». Arrivato in piazza del Popolo il recente decreto di compatibilità ambientale sulla nuova piattaforma, «è in corso da parte degli uffici comunali la complessiva lettura al fine di verificare eventuali profili di illegittimità da censurare in sede giurisdizionale o amministrativa. Ad oggi non è ancora ultimata l'istruttoria del Ministero dello Sviluppo Economico, e non risulta prodotto alcun progetto esecutivo da parte di Eni spa». La consigliera Cinque Stelle Silvia D'Emidio non è rimasta soddisfatta della risposta della Foronchi. «Il consiglio comunale nel 2016 aveva impegnato sindaco e giunta a portare avanti sette azioni. Di queste, solo tre sono state soddisfatte. Mi dispiace vedere che questo argomento non sta a cuore al sindaco e alla giunta». In chiusura del consiglio è stata bocciata la mozione d'urgenza presentata sempre dai Cinque Stelle proprio per spingere il Comune a presentare il ricorso entro 60 giorni dall'emissione del decreto ministeriale, cioè entro sabato. Urgenza concessa, ma mozione bocciata. «Non sappiamo ancora se ci sono le motivazioni per il ricorso al Tar, e aggiungo che ci sono ancora 120 giorni per il ricorso al capo dello Stato».
Th. Del.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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