«Pesaro modello Lione la città della street art»

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Martedì 3 Dicembre 2019, 05:04
IL DECORO
PESARO La street art contro il degrado degli edifici fatto di mura imbrattate, segni, scritte, graffiti in ordine sparso. Può sembrare un paradosso visto anche il braccio di ferro che contrappone spesso le due opposte fazioni, da una parte chi si schiera a prescindere contro gli imbrattatori in toto, e dall'altra chi invece apprezza la creatività dei graffitari quando giocano con la fantasia, i simboli e i significati.
Le ipotesi
Ma il Comune ha la sua idea: perché non realizzare murali artistici affidandosi, attraverso un bando a hoc, a professionisti per riqualificare e caratterizzare palazzi pubblici, storici o privati? In realtà è un po' più di un'idea: è un obiettivo e uno studio a cui guardano con interesse il sindaco Ricci e il suo vice, nonchè assessore a Cultura e Turismo, Daniele Vimini. Si parla di forme d'arte vere e proprie, che possano colorare palazzi e vie, anche quelle più nascoste e buie del centro cittadino, fino ad abbracciare anche i quartieri periferici. Interventi di valorizzazione estetica e contro il degrado che verranno valutati dall'Amministrazione e incentivati anche dal bonus facciate di recente approvato dal Governo. «Tutto è nato da un input condiviso con il sindaco e la giunta, osservando l'esempio di Lione e altre città italiane come Cagliari entra nel dettaglio Vimini Abbiamo visitato Lione un mese fa, con l'obiettivo di combattere ancora di più il degrado oltre a rivitalizzare parti di città in centro e in periferia». Per inciso Lione è definita la città dei murali, anzi la capitale europea, con un'esplosione di colori e di immagini a cielo aperto che stupisce il visitatore. Ma simili forme artistiche si ritrovano ormai un po' dappertutto: Bruxelles, Parigi, Madrid, Barcellona, Lisbona, Londra, tanto per citare alcuni centri.
Le zone
Su dove intervenire è già partita una prima fase di analisi e studio delle zone. «Il nostro murale è inteso non come graffito spiega Vimini ma come una vera e propria opera d'arte da far spuntare sulle pareti dimenticate o dimesse per una riqualificazione anche dal punto di vista visivo. Il primo intervento pilota pensato per la città sarà realizzato in una zona del centro storico, per valutarne impatto ed effetto, coinvolgendo anche il quartiere, i privati e le attività economiche. Primo passo necessario sarà individuare palazzi idonei, pubblici, di edilizia popolare o privati, previo il coinvolgimento e accordo con le proprietà. Ad essere interessati saranno soprattutto quegli edifici che hanno necessità di interventi di ristrutturazione e restauro e la parte scelta per realizzare il murale partirà dal piano terra del palazzo, al livello del suolo». L'iter: L'Amministrazione sta pensando ad un bando pubblico per la ricerca di artisti anche locali o professionisti esterni esperti nella cosiddetta arte di strada. In città gli interventi di murali o street art potrebbero essere temporanei o meno.
Le migliorie
Un intervento temporaneo, rivolto a migliorare anche il decoro urbano, potrebbe interessare per esempio, rilancia Vimini, porzioni di facciata dell'ex carcere minorile, e tutto in attesa dell'intervento di vendita e variazione della destinazione d'uso. Oppure ancora potrebbero essere individuati edifici pubblici o privati, che non hanno problemi strutturali ma si trovano in zone che attendono di ritrovare una loro identità e di caratterizzarsi, raccontando temi del territorio, dalla storia alle forme d'arte fino alla musica, alla letteratura e perché no, anche alle espressioni popolari. Un altro esempio di murale potrebbe interessare la porzione di muro lungo via Mazza, che delimita la palestra, nel tratto attiguo alle vecchie mura romane e su cui è già presente sul lato opposto lo street artist Tellas. «Completando l'intervento - chiosa Vimini- si potrebbe così riqualificare anche l'altra facciata, partendo dalla storia archeologica romana e picena per raccontare una parte di città ancora poco conosciuta».
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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