PESARO Medici di famiglia e vaccini: stop alle somministrazioni, almeno per alcuni

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Sabato 15 Maggio 2021, 05:04
PESARO Medici di famiglia e vaccini: stop alle somministrazioni, almeno per alcuni giorni, ai propri pazienti fragili al domicilio. E' stata questa la comunicazione arrivata ieri ai medici dalla farmacia clinica di Area Vasta 1. Il direttore sanitario ha disposto la mancata consegna delle fiale di vaccino alla medicina generale per riservarle ai centri vaccinali e alle nuove fasce di popolazione. E così i medici organizzati per singole medicine di gruppo nelle équipe territoriali, lamentano continui stop and go. Una situazione che contrasta con l'ultima comunicazione della direttrice del Distretto sanitario Elisabetta Esposto, che chiede invece ai medici di base e di Guardia medica di accelerare per ultimare le inoculazioni al domicilio. «Le migliaia di dosi annunciate dalla Regione osserva rammaricato il medico coordinatore dell'équipe di Pesaro, Danilo De Santi eppure per i medici di famiglia, continua a non essere garantita una programmazione regolare di vaccini da ritirare presso la sede di via Alfano. Probabilmente viene data priorità ai centri vaccinali ma così facendo terminati i soggetti fragili, rischiamo che la categoria dei medici di medicina generale non venga coinvolta nella campagna vaccinale di massa aperta alle altre fasce, se non verranno garantite dosi certe». «Dalla farmacia clinica ci stata comunicata ieri la mancata consegna dei vaccini per le prime dosi aggiunge De Santi e ogni medicina generale dovrà attendere almeno mercoledì, prima di riprogrammare le somministrazioni e avvisare i pazienti in lista. Per la medicina di gruppo di cui sono parte, erano 22 le prime dosi programmate per lunedì e nella mia stessa condizione ci sono diversi altri colleghi di Pesaro. Una situazione che non solo rallenta le prese in carico ma stona con gli annunci della Regione, che già oggi è pronta ad aprire le prenotazioni per la fascia dei 50enni, quando però ancora devono essere completate le somministrazioni agli over 70 e ai 60enni pazienti fragili. Si chiedono per questo dosi certe per garantire anche a queste fasce di completare prima e seconde somministrazioni, solo poi i medici che lo vorranno potranno continuare a vaccinare nei propri ambulatori». I numeri: intanto è stato superato il 90 per cento degli anziani a domicilio iscritti al portale e già vaccinati dai medici di famiglia. Restano ancora da vaccinare un centinaio di pazienti, e a questi vanno aggiunti i soggetti fragili per ogni fascia di età 60-65enni che richiedono al proprio medico di poter ricevere la dose in ambulatorio.
le. fr.
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