PESARO I casi di studenti positivi sono in aumento. La conseguenza è che negli

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Domenica 5 Dicembre 2021, 05:05
PESARO I casi di studenti positivi sono in aumento. La conseguenza è che negli ultimi giorni l'Area vasta 1 è intervenuta con la chiusura di circa 50 classi sull'intero territorio, con gli alunni che sono tornati in Dad. Nella settimana a cavallo tra il 19 novembre e il 25 novembre l'incidenza dei casi osservati nelle Marche è risultata, con 150/100mila abitanti, sopra la soglia indicata nella circolare ministeriale che riporta la proporzione di 50/100mila abitanti utile per un corretto tracciamento. Una tendenza che è cresciuta tanto che nel Pesarese si è raggiunta la proporzione 199/100mila: un tasso di crescita che ha reso praticamente impossibile garantire con le forze e le risorse umane in campo il protocollo testing che ha introdotto il T0 e il T5, ovvero il T0 (tampone) che va eseguito appena c'è un caso positivo in classe, il T5 (altro tampone) da rifare dopo 5 giorni per impedire il ritorno della dad, che in base alla circolare ministeriale del 3 novembre scatta in automatico dopo tre casi positivi. Ma nel frattempo la situazione si è aggravata con l'aumento dell'incidenza dei positivi, così, fino a nuove disposizioni, il percorso scuola viene gestito dal Dipartimento di prevenzione dell'Area vasta 1 con modalità straordinaria e quindi, a seguito di un positivo in classe, i contatti stretti scolastici sono posti in quarantena per 10 giorni se non vaccinati e 7 giorni se vaccinati. «La misura straordinaria - spiega il responsabile del Dipartimento di prevenzione dell'Area vasta 1, il dottor Augusto Liverani - è una possibilità che è stata prevista dall'Asur Marche quando è stata introdotta la circolare del 3 novembre e considera l'evoluzione della situazione epidemiologica sul territorio e nei distretti. Diciamo che l'Asur è stata lungimirante. Purtroppo nel corso delle settimane la situazione epidemiologia è cambiata e con questi numeri non siamo in grado di garantire il tracciamento previsto. Chiaramente il tutto avviene a stretto contatto tra dirigenza scolastica e Area vasta. Una situazione che siamo pronti a modificare in caso, diciamo, di rinforzi o di numeri diversi. Ma in questo momento i numeri che abbiamo a disposizione non ce lo consentono».
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