Per le candele e i mercatini scatta l'operazione sicurezza

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Sabato 9 Novembre 2019, 05:04
GLI EVENTI
PESARO Crocevia di eventi nel weekend del 23 novembre, tra due settimane esatte, quando si intersecheranno una serie di inaugurazioni natalizie: Candele a Candelara, i Mercatini di Mombaroccio e Pesaro nel Cuore. E sulla carta gli organizzatori già prevedono un afflusso massiccio di visitatori. Bene per il risultato, ma con un occhio alla sicurezza e all'organizzazione, il vero banco prova di Pro Loco e comitati organizzativi soprattutto per Candelara dove nei fine settimana clou di dicembre il borgo è stipato di migliaia di persone. Le disposizioni di Questura e del Comitato dell'ordine pubblico della Prefettura non si transigono: l'afflusso va regolamentato.
Le disposizioni
Lo stesso vale per le altre iniziative, ma le Pro Loco sono ormai navigate. «Stiamo parlando di un sistema che anno dopo anno migliora sempre di più entra nel merito Damiano Bartocetti, presidente provinciale dell'Unione Pro loco certo, per le singole realtà territoriali, medie o piccole che siano, organizzare la sicurezza rappresenta un impegno in termini di mezzi, volontari e ovviamente di costi. In questo senso le Pro loco trovano un supporto nella collaborazione che si è instaurata ormai da qualche anno fra l'Unione provinciale, la Prefettura e le forze dell'ordine. Servirebbero però risorse economiche in più, erogate anche dalla Regione, per fare in modo che mercatini e iniziative siano sempre più attrattivi e sicure. Ad oggi la Regione assegna un contributo di 30mila euro per la promozione e l'organizzazione ma per coprire i costi, soprattutto legati agli adempimenti di security e per la mobilità servirebbe un budget di almeno 70-80 mila euro nelle casse dell'Unione provinciale Pro loco».
Al lavoro
A Candelara nel frattempo si lavora per la sua festa più conosciuta spalmata su quattro weekend fino al 15 dicembre. «Dopo un confronto fra Pro loco e le autorità preposte al controllo e all'ordine pubblico spiega il direttore artistico, Emilio Pietrelli abbiamo scelto di spalmare gruppi e visitatori lungo tutto il perimetro del borgo, nei momenti clou degli spegnimenti programmati alle 17.30 e 18-30 dell'illuminazione pubblica. Fino allo scorso anno oltre 800 visitatori assistevano allo spegnimento in un unico punto, da quest'anno invece non ci sarà più un solo spazio, dove concentrare i turisti. Una scelta dettata proprio dalle esigenze di sicurezza, che in accordo con le autorità ci consente di superare ed eliminare il problema di un'area, quella dell'ex foro Boario, ritenuta anche in virtù delle nuove disposizioni, sensibile e a rischio per l'elevata concentrazione di persone. Con la nuova riorganizzazione, lo spettacolo del borgo illuminato dalla sola luce delle fiammelle accese, sarà itinerante e da ogni angolo della passeggiata, il momento e l'attesa dello spegnimento sarà visibile, grazie a una serie di novità sceniche e artistiche che abbiamo scelto di inserire, oltre a connotare proprio questo momento, in cui raduna un flusso importante di visitatori, come momento itinerante».
Cosa è cambiato
L'altro mercatino in crescita per visitatori e attrazioni è quello di Mombaroccio. «La sicurezza nel piccolo borgo spiega il presidente della Pro loco Bartocetti - è garantita grazie al filtraggio e agli strumenti conta persone di cui sono dotati gli addetti in servizio. A fare la differenza per manifestazioni di questo tipo, dove nei piccoli centri storici, si concentrano flussi costanti e importanti di visitatori, sono i volontari . Anche per questa edizione l'obiettivo resta garantire una rete fatta da oltre 45 addetti fra volontari disposti alla porta d'ingresso del borgo per verificare e monitorare le capienze, oltre a uomini e mezzi impegnati lungo le strade e la provinciale per il controllo della viabilità». Ma come è cambiato il sistema di sicurezza? A entrare nel merito è Mauro Bacchiani, titolare dell'agenzia Seven che si sta occupando della security di eventi pubblici come fiere, sagre e mercatini. «Dopo i fatti di Piazza San Carlo a Torino e della Lanterna Azzura - puntualizza - l'attenzione alla security per qualsiasi tipo di evento è stata rafforzata e oggi anche la piccola sagra paesana viene valutata dal punto di vista del rischio e della prevenzione».
Ruolo impegnativo
«Va detto - prosegue - che le Pro Loco sono sempre più attente anche perché il presidente è responsabile della sicurezza e nel caso di criticità deve risponderne alle autorità competenti. Negli ultimi due anni il territorio ha risposto bene anche se alcuni hanno addirittura rinunciato a delle iniziative. Le Pro Loco devono prevedere un piano di analisi del rischio, predisponendo un aumento del numero dei nostri addetti all'aumentare del numero degli spettatori. Oltre a questo ci chiedono anche di fare da filtro e collaborare a con associazioni non profit come l'associazione nazionale dei Carabinieri o altri volontari in modo da contenere, per quanto possibile, i pesanti costi per la gestione della sicurezza».
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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