Nuovo parco per le sculture Si sposta anche la Palla

2 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Settembre 2020, 05:04
PESARO Per festeggiare il 50esimo anniversario dell'arrivo a Pesaro della Palla di Pomodoro, il Comune punta a creare nel 2021 un Parco delle sculture. La Sfera di Arnaldo Pomodoro, l'opera di Vangi in piazza Toschi Mosca, i lavori presenti in città di Bompadre, Gentiletti, Mattiacci, Sguanci, Staccioli. Sono circa 20 le sculture, installate in vari punti di Pesaro. Il Comune ha deciso di inserirle in un progetto organico di visita e conoscenza delle opere, per creare un Parco delle Sculture, da sviluppare attraverso ricerca, studio, catalogazione, manutenzione, restauro, musealizzazione. Un'operazione che, «come elemento identitario ed attrattivo, sia finalizzata a rendere maggiormente fruibile l'ingente patrimonio per la cittadinanza, per gli studiosi, per i turisti». Il primo passo è stato il via libera della giunta agli indirizzi, che ora i dirigenti dei settori comunali competenti dovranno rendere concreti sul campo, con l'obiettivo di essere pronti con il Parco delle Sculture nel 2021, anno nel quale cade il 50esimo anniversario della mostra Sculture nella città, che venne promossa dal Maestro Pomodoro a Pesaro nel 1971. Nello stesso anno arrivò in città la Sfera Grande, posizionata in piazzale della Libertà, diventata un simbolo cittadino. Il progetto di valorizzazione prevede l'interazione pubblico privato dei diversi soggetti vocati presenti sul territorio, vedi associazioni, istituzioni, università, esperti d'arte, inclusa l'interazione funzionale con la Rete museale cittadina e con la Fondazione Pescheria Centro per le Arti Visive. Il provvedimento approvato dalla giunta non comporta oneri per il bilancio comunale, ed eventuali risorse verranno individuate nell'ambito degli specifici canali di finanziamento settoriali e attraverso l'attivazione di azioni di partenariato e sponsorizzazione. «Occorre ripensare il ruolo dell'arte urbana all'interno dei processi di rigenerazione - sottolinea la giunta nella delibera - ridefinendola come un utile strumento a supporto di un programma di azioni ad ampio spettro, operanti su livelli materiali e immateriali e che auspicano il coinvolgimento delle comunità locali».
tho. del.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA