Notte delle candele blindata «Le prenotazioni già in calo»

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Mercoledì 4 Agosto 2021, 05:04
LA GRANDE FESTA
PESARO Con Candele sotto le stelle nella notte di San Lorenzo, ritorna l'atmosfera e la magia di chilometri di spiaggia illuminati da 16 quintali di fiammelle. Tutto, all'insegna della sicurezza e con orario già ristretto dalle 19 alle 2, nel rispetto delle norme anti-Covid. L'ingresso sull'arenile per la cena fai da te o nei bar-ristorantini degli stabilimenti balneari è consentito solo con Green pass o con tampone negativo nelle 48 ore precedenti, ma da esibire solo se richiesti da agenti di polizia locale o altre forze dell'ordine.
L'incontro
Operatori balneari però, che dopo il primo incontro con l'Amministrazione, non sono certo tutti soddisfatti, anzi alcuni di loro più arrabbiati, polemizzano con il sindaco. Prenotazioni ridotte commentano a caldo i bagnini, che attendono una comunicazione ufficiale e un'ordinanza con regole chiare, per non ritrovarsi nel caos delle prenotazioni da organizzare. Bagnini, costretti a uno sforzo in più, viste le misure restrittive d'emergenza e il divieto per feste in musica in spiaggia. Le adesioni: dal litorale pesarese a Gabicce Mare fino a Fiorenzuola, abbracciando Gradara. «Nell'incontro con alcuni operatori balneari osservano il sindaco Ricci e il vice Vimini - la preoccupazione più diffusa è legata al controllo del certificato esibito dai clienti dello stabilimento o dai prenotati per la cena in spiaggia. Non spetterà però ai titolari controllare, così come in caso di pesaresi trovati sprovvisti di pass nel perimetro dell'arenile, l'eventuale sanzione non ricadrà sul gestore della concessione».
Controllo diffuso
«Non ci saranno ingressi né uscite diversificate, com'è ovvio in luogo così esteso per chilometri fra spiagge in concessione e tratti di spiaggia libera entra nel dettaglio Ricci per i controlli verranno fatti a campione dalle forze dell'ordine. Una modalità che ha già ottenuto l'ok dal prefetto Ricciardi. Per Candele sotto le stelle, così come per la cena spettacolo di Ferragosto o altre iniziative, si è definita una strategia chiara: in qualunque evento pubblico non circoscritto in spazi definiti anche se all'aperto, i controlli saranno a campione». I balneari non dovranno fare null'altro che comunicare ai clienti o sulla pagina social, per quanti si prenoteranno per la cena al ristorantino o libera sui lettini, di portare con sé il proprio certificato di vaccinazione. Saranno poi gli agenti a passare in rassegna un tratto ben definito dell'arenile, dove richiedere a quanti saranno a cena o in spiaggia di mostrare il pass, spostandosi poi verso altre spiagge. «Aspettiamo un'ordinanza del sindaco che elenchi obblighi e modalità di controllo. Non ci piace che tutto passi solo per una comunicazione verbale, che non scioglie i dubbi per noi e la nostra clientela commenta Andrea Ranocchi di bagni Mare Vivo».
Le adesioni
A Levante non tutti i balneari aderiranno, bagni Alfredo o Wanda già solitamente non organizzavano alcuna cena per San Lorenzo neppure prima della pandemia e bagni Gabri, viste le restrizioni su feste e ballo in spiaggia ne resterà fuori. E fra i clienti degli stabilimenti ci sono già le prime polemiche. «Prenotazioni al ribasso, anche in modo sensibile per la cena con Green pass commenta Claudio Casoli di bagni Iole non ci convince questa modalità imposta ai gestori. Il riflesso è sulle prenotazioni. Per ora ad una settimana dall'evento ho solo 30 adesioni ma dimezzate rispetto alla passata stagione. Forse meglio non organizzarla se queste sono le regole, ho clienti non ancora vaccinati e per motivi diversi. La clientela chiede già spiegazioni su come si dovrà accedere alla spiaggia. Il nostro ristorante è sicuro e per cena, non più di 6-8 clienti al tavolo, rispettando la norma, ma poi i bagnanti o i turisti dell'hotel si chiedono: se posso stare in spiaggia il mattino senza limiti, che cosa cambia la sera sempre nella stessa concessione, e quale senso ha allora il pass?».
I titubanti
Non ha ancora le idee chiare bagni Sole, se organizzare o meno la cena per l'evento. «Al di là dei controlli che com'è giusto non spettano a noi commenta Alice Giamprini, dello stabilimento Coco Bongo personalmente non sono favorevole ma esistono problemi oggettivi di organizzazione per i nostri clienti. Cena sì e per chi vorrà con asporto. Ma ci sono situazioni diverse, per esempio una famiglia, che solitamente cena con i propri figli di 10 -11 anni, che non rientrano nella fascia da vaccinare. E allora come fare? I genitori non se la sentono di sottoporli a un ennesimo tampone di verifica. Questa stessa famiglia potrebbe come altre automaticamente rimanere esclusa dalla serata, solo per non rischiare di incorrere in una sanzione».
Letizia Francesconi
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