LO STALLO
PESARO Battuta d'arresto per il cantiere dell'ex Tribunale in via San

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Giovedì 18 Aprile 2019, 05:04
LO STALLO
PESARO Battuta d'arresto per il cantiere dell'ex Tribunale in via San Francesco. Da qualche giorno i lavori sono fermi e pare che il super ponte pasquale non centri nulla. Lo stand by forzato è legato all'impresa stessa che si è aggiudicata l'appalto della ristrutturazione. Sui motivi le informazioni sono ancora frammentarie e gli stessi tecnici dell'ufficio Nuove Opere del Comune non si sbilanciano e si sono presi alcuni giorni per valutare il da farsi. Ma sono pronti a dare l'ultimatum all'impresa. Questo è quanto per ora trapela dalla dirigenza delle Nuove Opere.
La supervisione
I tecnici comunali che supervisionano ai lavori di ristrutturazione e recupero del complesso hanno chiesto all'impresa, un'Ati (associazione temporanea d'imprese) formata da Co-Ges-Ap e Working Progress Srl di Napoli, di comunicare ufficialmente entro fine mese se intende continuare o meno con la riqualificazione dello stabile. Sembrerebbe infatti che la ditta sia intenzionata a rescindere il contratto di appalto. Una situazione in evoluzione e allo stesso tempo complessa da un punto di vista tecnico e giuridico. Alla base, come ha riferito il dirigente comunale, l'architetto Eros Giraldi, ci sarebbero anche delle mancanze a carico dell'impresa che opera in cantiere che potrebbe avere delle difficoltà nel portare a termine l'appalto nei termini previsti con problemi nel rispettare i tempi del cronoprogramma dei lavori che, consegnanti nell'autunno scorso, dovrebbero terminare il prossimo ottobre. Non solo, sulla base dell'offerta e della gara aggiudicata sembra che l'Ati non abbia la disponibilità finanziaria tale da proseguire con l'esecuzione degli interventi, come da progetto iniziale.
Le possibilità
Già nei mesi scorsi, il tecnico esterno che coordina il progetto ha riferito di momenti di fermo legati anche a scelte organizzative che si erano nel frattempo modificate. Che succederà ora? L'interesse del Comune è fare il possibile per evitare il blocco prolungato dei lavori in pieno centro storico, considerando che il contenitore dell'ex Tribunale è considerato strategico in quanto legato a effetto domino all'ex Bramante e anche alla ristrutturazione del San Domenico. Gli uffici comunali sotto sfratto dall'ex Bramante di largo Aldo Moro dovranno essere ospitati nel complesso di via San Francesco. Ma l'operazione è anche legata a doppio filo con il recupero del San Domenico. Per l'ex Tribunale erano, infatti, arrivati 5 milioni e 100 mila euro dal bando Inail, ma il Comune, che aveva già impegnato fondi dall'avanzo di amministrazione, aveva deciso di riscattare la struttura con la formula rent to buy. Questo permetterà di stornare i 5 milioni, una volta che i lavori saranno terminati, proprio per il complesso del Mercato delle Erbe. Insomma lo stop imprevisto complica non poco la calendarizzazione degli interventi.
I diversi obiettivi
Tra l'altro proprio l'ex Tribunale è entrato di prepotenza nella campagna elettorale: nei progetti del Comune, oltre agli uffici, ci sarà anche la possibilità di uno spazio cultura con la collocazione delle opere del maestro Loreno Sguanci, ma il centrodestra lo vede come polo museale tout court. Ma queste sono digressioni rispetto alla cadenza ravvicinata degli imprevisti eventi.
Ci saranno per questo delle valutazioni nelle prossime settimane, confermano dagli uffici alle Nuove Opere. Da contratto in essere se l'impresa abbandonasse il cantiere ci potrebbe essere una rivalsa da parte del Comune con una richiesta danni e il pagamento della una penale. Se la ditta appaltante si dovesse ritirare il Comune dovrà proseguire con la graduatoria in essere verificando l'idoneità della seconda o terza impresa, oppure indire un nuovo appalto. Il fermo lavori arriva a poche settimane dalla rinuncia della società di impiantistica, che inizialmente si era aggiudicata l'appalto e con l'attuale subentro dell'ingegnere urbinate Lorenzo Santi. Il costo più rilevante del progetto di recupero dell'ex Tribunale per 800 mila euro, è rappresentato infatti dagli impianti di aereazione e climatizzazione.
Futuri carteggi
La situazione di stallo arriverà a breve anche sul tavolo dell'ufficio legale del Comune per i rapporti contrattuali fra Comune e impresa appaltante ma ad oggi la documentazione, ha spiegato l'avvocato Bressanelli, non è ancora disponibile. Via San Francesco sembra essere una strada particolarmente segnata per il Comune: già ai tempi della riqualificazione del percorso coperto, quando è stato smantellato il linoleum, c'erano stati dei problemi con la ditta appaltante che alla fine aveva rinunciato con l'Amministrazione costretta trovare un'altra impresa. Alla fine la nuova via San Francesco è stata inaugurata ma i tempi sono inevitabilmente slittati. E adesso si profila il rischio di un'altra impasse.
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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