LE OPERE
PESARO. Gli appalti pubblici sono diventati ormai la bestia nera nel

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Giovedì 13 Agosto 2020, 05:05
LE OPERE
PESARO. Gli appalti pubblici sono diventati ormai la bestia nera nel Comune di Pesaro. Ritardi nei lavori, contenziosi, rescissioni. E a questo punto bisognerebbe capire se sia solo sfortuna, casualità o qualcosa che negli ingranaggi (massimo ribasso?) non funziona e deve essere rivisto. Il caso delle scogliere di Ponente, per le quali il Comune ha revocato l'aggiudicazione all'impresa, e ora dovrà scorrere la graduatoria, attesissime dai bagnini della zona, è solo l'ultimo di una scia di interventi strategici per la città che hanno subito interruzioni, a volte lunghe anni, che hanno frenato, o frenano ancora, gli investimenti programmati.
Episodi non isolati
Partiamo dalla bretella di Muraglia: in questo caso, l'appalto non è di diretta competenza del Comune, ma di Società Autostrade. Il contenzioso tra Aspi e il Governo ha bloccato l'infrastruttura, che nei piani dovrà collegare la fine dell'interquartieri con il nuovo ospedale di Muraglia. Nelle ultime settimane ci sarebbe stato un contatto con Marche Multiservizi per sbloccare l'intervento e partire con lo spostamento dell'acquedotto romano prima di avviare i lavori sulla strada. Ferme anche tutte le altre opere accessorie della terza corsia. In tema di viabilità, a far impazzire il traffico nelle calde settimane estive, fino a metà luglio, ci ha pensato lo stop alla circolazione sul ponte della statale, il cavalcavia di viale della Vittoria più noto come sottopasso di via La Marca. Lavori che sarebbero dovuti terminare a fine aprile, ma il Comune, davanti alle proteste degli automobilisti, e dei consiglieri in commissione, ha imputato la colpa dei ritardi all'impossibilità dell'impresa produttrice dell'impalcato di poter lavorare durante il periodo del lockdown. E così il ponte è stato chiuso il 4 maggio, e riaperto un mesetto fa.
A settembre
A inizio settembre verrà chiuso di nuovo qualche giorno per completare i lavori ai giunti, nel frattempo è stata riaperta la sottostante via La Marca: intervento di riqualificazione che sarebbe dovuto partire quasi un paio d'anno fa se l'impresa originariamente aggiudicatrice non si fosse trovata in guai giudiziari che hanno costretto il Comune a rivedere i suoi piani. Due cantieri che oggi vanno avanti, ma che nel corso degli anni di problemi ne hanno avuti parecchi, sono il vecchio palas e il bocciodromo. Il piano di ristrutturazione dell'hangar di viale dei Partigiani ha subito ritardi nel corso degli anni. Nel Raggruppamento Temporaneo d'Impresa aggiudicatario della gara d'appalto, c'era stato il recesso della capogruppo Sea di Perugia e il subentro nell'appalto da parte del Car Consorzio Artigiani Romagnolo di Rimini. E la Gm costruzioni di Fano si occupa della ristrutturazione del palas per conto del Car.
Cifre accresciute
L'investimento è lievitato di quasi mezzo milione di euro rispetto al costo originario, arrivato a sfiorare i 4 milioni di euro, con gli aggiornamenti sulla sismicità, introdotti a seguito del terremoto dalla relazione dell'ingegner Rosato. Il taglio del nastro per il Rof 2021 resta un'incognita. Sul bocciodromo, lo stop del covid è stato minimale, mentre, per circa dieci mesi in precedenza tutto si era fermato per i problemi legati alla bonifica del sottosuolo, dopo il ritrovamento di una cisterna. I lavori erano ripartiti a luglio dell'anno scorso, ora dovrebbero essere completati per l'autunno. Due lavori di appalti più che complicati, lungo l'asse di via San Francesco, Uno già archiviato, relativo al rifacimento della via sotto i portici, con un duro contenzioso, che ha portato alla rescissione con la ditta originaria e l'affidamento ad un'impresa locale per terminare i lavori lasciati incompleti in piena estate. E il recupero dell'ex tribunale, ancora lì, finito in causa, in attesa dello sblocco, che tiene fermo anche il San Domenico. Uno stop che risale a Pasqua del 2019. Infine il caso più recente, quello più atteso dai concessionari di spiaggia: l'appalto per le barriere di protezione contro l'erosione. L'incarico di aggiudicazione alla Nuova Oceanus Orca srl è decaduto per problemi di natura tecnico-amministrativa e procedurale sul fronte degli appalti pubblici. Il Comune non ha responsabilità, ma ancora una volta tra il dire e il fare ci sono di mezzo i tempi.
Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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