LE ATTIVITÀ
PESARO Ristorazione e pubblici esercizi, la confusione regna

3 Minuti di Lettura
Sabato 24 Luglio 2021, 05:05
LE ATTIVITÀ
PESARO Ristorazione e pubblici esercizi, la confusione regna ancora sovrana fra operatori e associazioni come Confcommercio e Confesercenti, che attendono di leggere le linee guida del Dpcm Draghi sul Green pass per ristoranti e altre attività al chiuso dal prossimo 6 agosto. Senza sosta da ieri continuano ad arrivare quesiti e altrettanti dubbi fra i ristoratori, che si rincorrono da un collega all'altro. In primis il nodo controllo del pass in capo al gestore, ma anche quali regole sono previste per bar e ristorantini interni ai centri commerciali. Più facile organizzare il sistema di controllo e prenotazioni online per attività stellate o che hanno un target di clientela selezionato e numeri di posti al coperto contenuti, più difficile per una pizzeria o un locale con tanti coperti o una clientela di passaggio.
Via social
Via social intanto corre la protesta dei ristoratori disobbedienti come Umberto Carriera, che ha già esposto il cartello all'ingresso di uno dei suoi locali La Macelleria, senza obbligo di Green pass. I dubbi: «Sono continue le richieste di informazioni e chiarimenti che ricevo da colleghi o associati Confesercenti entra nel merito Stefano Mirisola de L'Ideale se non c'è obbligo per un caffè al banco, cosa accade invece per bar e pubblici esercizi con somministrazione ma interni ad un centro commerciale? Sono obbligati a richiedere il pass vaccinale oppure gli stessi Centri commerciali e ipermercati non rientrano fra le categorie del Dpcm? Un punto questo che non è ancora stato chiarito. Oppure, per esempio, è solito dei turisti, soprattutto se stranieri, e qualche caso capita, entrare al ristorante e magari sedersi nel primo tavolo libero senza prima informarsi se riservato o meno, dunque il pass vaccinale andrebbe richiesto a tutti, anche alla clientela di passaggio e senza prenotazione, questo impone a me e ai colleghi di trovare all'interno dello staff una figura preposta all'ingresso e solo per il controllo del pass verde. Ed ancora fra gli altri interrogativi, un ristorante con veranda e con possibilità di apertura sui lati, dove solitamente si fa pranzo e cena, è da considerarsi come un locale al chiuso? E infine in caso di controllo al gestore da parte della polizia locale non è ancora chiaro il margine per l'applicazione di un'eventuale sanzione».L'annuncio del Governo non dipana almeno per ora la matassa di interrogativi e perplessità, come osserva anche Mario Di Remigio referente dell'Associazione pesarese ristoratori.
Prenotazioni smart
Cci sono altri ristoratori poi, che non si fanno prendere troppo dall'ansia del nuovo provvedimento, perché sarà possibile anche con un semplice clic su cellulare o pc, presentare il documento di avvenuta vaccinazione, senza portarlo sempre con sé. Ne sono convinti Stefano Ciotti, chef stellato di Nostrano sul lungomare pesarese e Paolo Biagiali, de Il Giardino di San Lorenzo in Campo. «Fra strumenti digitali e idee degli stessi ristoratori commenta Ciotti credo che sarà possibile per tutti controllare l'afflusso della clientela, ritornando alla modalità della prenotazione obbligatoria. Vero è che per un'attività con posti limitati o per un certo target di clientela come la nostra con 35 coperti, più snello diventa il controllo, ma anche per tutti gli altri colleghi non è impossibile».
Soluzioni possibili
«Un ristorante come il nostro - prosegue - dà la possibilità per esempio di prenotazione solo con un'applicazione o su una pagina web dedicata, che permette anche di scegliere tavolo e area del locale, inseriremo ora anche l'apposita sezione prenota e carica il tuo Green pass, già al momento dell'invio della conferma, in modo tale da non dover richiedere la certificazione ad ogni cliente all'ingresso, e senza aver barrato la casella riservata al vaccino, non sarà possibile confermare la prenotazione per uno o più clienti».
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA