La scuola sradica gli alberi «Li ripianteremo più belli»

3 Minuti di Lettura
Lunedì 23 Ottobre 2017, 05:00
IL PROGETTO
PESARO Vanno giù gli ultimi pini nel parco di via Lamarmora. «A giorni il bando per la nuova scuola, ripianteremo gli alberi in altre zone della città», dice l'assessore Enzo Belloni. Ma l'abbattimento non è piaciuto a diversi che si sono lamentati. Segnalazioni rimbalzate anche via social e che si riagganciano alle proteste, per lo stesso motivo, dello scorso maggio quando il taglio era iniziato. Anche perchè - fanno notare gli ambientalisti - dei pini così strutturati ci vogliono decine e decine di anni per farli crescere.
Scelta obbligata
Una scelta obbligata tuttavia, come fanno sapere dal Comune: il taglio degli alberi era programmato, per lasciare spazio al cantiere per realizzare la nuova scuola media di via Lamarmora. In realtà già qualche tempo fa era stata annunciata la gara a cavallo delle fine dell'estate, poi non se ne era saputo più nulla. Ora potrebbe essere la volta buona, anche perchè al tempo della visita del premier Gentiloni con la posa del primo simbolico mattone ci si era lanciati anche in un'ipotetica data d'inaugurazione: l'8 gennaio 2019.
«A giorni verrà pubblicato il bando di gara anticipa l'assessore Enzo Belloni alla fine dei lavori avremo una struttura efficiente dal punto di vista energetico, liberando allo stesso tempi gli spazi della vecchia scuola Olivieri, per creare un centro civico e un parcheggio a servizio del quartiere. Ritengo che tutta questa strategia, che ha una valenza positiva sotto il profilo ambientale, possa comportare anche il taglio di qualche albero. Ne ripianteremo il triplo in altre zone della città, ne sono già stati sistemati 4 mila a Borgo Santa Maria e ne pianteremo ancora».
I tempi dei lavori
E così, dopo il via libera al progetto esecutivo, per la nuova scuola da 3 milioni di euro, e l'approvazione della modalità di gara, che si terrà con procedura aperta basandosi sull'offerta economicamente più vantaggiosa, manca poco alla pubblicazione del bando per individuare l'impresa che aprirà il cantiere e farà sorgere l'edificio scolastico. Sui tempi, resta l'indicazione di aprire il cantiere a inizio 2018 (difficile, ormai, che si riesca ad anticiparlo a fine anno).
La scuola avrà una superficie complessiva di 2157 metri quadri (1.057 al piano terra e 1.117 al secondo piano). In funzione della necessità dì consentire un utilizzo flessibile degli spazi dell'edifico scolastico, sono previsti accessi autonomi e indipendenti: un ingresso principale che consenta l'accesso agli alunni, facilmente controllabile dal personale non docente; un accesso chiaro ed autonomo agli spazi amministrativi, per il personale docente e genitori e un accesso autonomo per i servizi. Inoltre la collocazione della biblioteca al piano terra garantirà un accesso completamente autonomo in modo che il servizio sia indipendente dagli orari di apertura e chiusura della scuola.
La demolizione
Per realizzare la nuova struttura scolastica, come indica l'elaborato esecutivo, è necessario demolire gli edifici presenti nell'area consistenti in un magazzino, una casetta in avanzato stato di degrado e una seconda casetta adibita a sede scout. Nella nuova scuola media studieranno 375 alunni, suddivisi in aule con un numero di ragazzi tra 15 e 25. Ci saranno sei aule per attività speciali, una per le attività musicali e altre due per attvità integrative. Poi la biblioteca, l'aula insegnanti, la mensa e relativi servizi per 70 alunni. E ancora sei uffici amministrativi. Lì vicino anche una palestra, che avrà una capienza di 2-300 posti, a servizio della scuola, ma anche delle attività del quartiere, che verrà coperta con i fondi annunciati di recente dal Gse, per un milione e 700mila euro.
Thomas Delbianco
© RIPRODUZIONE RISERVATA