LA PREVENZIONE
PESARO Effetto Green pass con sold out ieri all'hub di Gradara

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Domenica 25 Luglio 2021, 05:04
LA PREVENZIONE
PESARO Effetto Green pass con sold out ieri all'hub di Gradara dove sono state vaccinate 317 persone di cui 161 prime dosi. E in 227 si sono presentati senza aver prenotato. Un vero e proprio boom che ha costretto a un tour de force per i medici di famiglia, che sono stati impegnati ben oltre l'orario di chiusura delle 13. L'altra faccia della medaglia è che ieri e oggi sono slittate le prenotazioni al Ristò di Pesaro e al Codma di Fano con tutte le persone in lista avvertite (e appuntamento riaggiornato) ma con inevitabili disagi e qualche protesta soprattutto di chi, pensando al secondo richiamo già in tasca, la prossima settimana aveva programmato le vacanze.
I numeri
Tornando a Gradara ieri intorno alle 12.30 il dottor Marco Caroli, coordinatore dell'hub, era ancora alle prese con una fila di pazienti in attesa del siero, che si sono presentati anche senza prenotazione. Soddisfatta del risultato la direttrice del Distretto sanitario di Pesaro, Elisabetta Esposto: «Preso letteralmente d'assalto il centro vaccinale. Vaccini per tutti e si continuerà anche il prossimo sabato, anche se probabilmente non riusciremo a soddisfare tutte le richieste di adesione». Famiglie e ragazzi: alla postazione del dottor Danilo De Santi, arrivato da Pesaro a supporto dei colleghi Caroli e Gamberini, diversi per tutta la mattinata sono stati anche ragazzini di 13 o 14 anni. «Primo effetto positivo, e forse sortito dalle nuove regole sul pass vaccinale richiesto dal 6 agosto per accedere a diversi luoghi pubblici al chiuso o per la vacanza, che sta convincendo anche le famiglie finora più indecise a far vaccinare i propri ragazzi così osserva il dottor De Santi ne ho visti tanti di ragazzi anche sotto i 18-20 anni, magari fratello e sorella, attendere il proprio turno e nemmeno preoccupati di ricevere la dose. Credo che sia questo un primo segnale importante, che ci può fare ben sperare per il prosieguo della campagna vaccinale, perché come altri colleghi, riteniamo sia importante far vaccinare soprattutto i giovani nell'età dell'adolescenza, che possono rivolgersi a noi o al pediatra. Basti pensare che ho una paziente 15enne risultata negli ultimi giorni positiva e non vaccinata, dove anche l'intera famiglia ora è costretta alla quarantena. Questo per dire come il rischio maggiore di trasmissibilità del virus in questo momento passa dai ragazzi nella fascia 12-13 fino ad arrivare o superare i 20-25 anni. Ecco perché l'appello è soprattutto rivolto ai maggiorenni e alle famiglie».
I richiami
Fra i richiami, ha risposto bene anche tutta la fascia dei 60enni. La maggior parte dei richiami ieri all'hub erano rivolti proprio alla fascia 50-60 e over 60. A tutti coloro con più di 60 anni, confermano Caroli e De Santi, è stato somministrato come da indicazioni Astrazeneca ma diversi pazienti anche sotto i 60, che alla prima dose hanno ricevuto lo stesso siero, ieri hanno accettato il richiamo senza lo switch con Pfizer, ma ci sono stati anche casi seppure limitati, di 50-60enni che hanno richiesto espressamente al medico di anamnesi di poter ricevere la somministrazione con Pfizer. Le dosi: continuano numerose e in crescita le adesioni, soprattutto di pazienti provenienti dai Comuni di Tavullia, Gradara e zone limitrofe ma altri sono arrivati ieri anche da Pesaro,forse effetto della chiusura della sede Ristò o semplicemente erano famiglie, che in vista della vacanza o dell'obbligo del pass vaccinale si sono presentate per la prima dose, accelerando le tempistiche per mettersi in regola.
Le carenze
C'è ora però un problema di carenze delle dosi vaccinali, come lascia intendere il dottor De Santi. «Pare che per i centri vaccinali o almeno questo è stato riferito allo staff dei medici vaccinatori per gli hub minori, ci sia una carenza del siero Pfizer a livello regionale, che dovrà essere rifornito, soprattutto se consideriamo che lo stesso siero è largamente utilizzato in questo momento per giovani e minori nei centri hub aperti. Si attendono rifornimenti per poter programmare con certezza i richiami dopo l'exploit di ieri».
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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