LA PREVENZIONE
PESARO Aprire hub vaccinali minori gestiti dai medici di medicina

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Martedì 20 Aprile 2021, 05:06
LA PREVENZIONE
PESARO Aprire hub vaccinali minori gestiti dai medici di medicina generale è il percorso che stanno intraprendendo le équipe territoriali da un Comune all'altro della provincia. Stiamo parlando di spazi idonei messi a disposizione dai sindaci o individuati autonomamente dai medici di famiglia, riuniti nelle singole medicine di gruppo, da aprire ai propri pazienti seguendo la fascia di età da vaccinare sulla base delle linee guida ministeriali e regionali.
Il punto
Sarà l'équipe territoriale di Fano, coordinata dal dottor Gino Genga a fare da apripista alla sperimentazione del modello dei Centri di prossimità vaccinale. Seguirà a ruota l'équipe del dottor Giorgio Polverari per il Comune di Terre Roveresche. Restano invece più indietro le équipe mediche di Pesaro e Vallefoglia. L'intenzione confermano i medici pesaresi, Danilo De Santi e Gabriele Ripani, è richiedere un confronto con l'Amministrazione comunale e il Distretto sanitario sullo spazio da adibire ad hub, ma soprattutto si chiede chiarezza sul nodo personale da destinare alla parte burocratica. La sperimentazione: «L'intenzione è rendere operativi a breve, entro fine mese o in altri casi nelle prime settimane di maggio annuncia Gino Genga, fra i coordinatori dell'équipe fanese dei centri fissi meglio conosciuti come hub vaccinali. Giovedì l'ultima riunione dei medici aderenti all'équipe, poi partiranno le prime sperimentazioni per il momento su un numero limitato di pazienti, per poi estenderle ad altri centri via via che le altre medicine di gruppo decideranno di aderire. Il primo centro per così dire minore, ad uso dei colleghi della medicina di gruppo, partirà proprio a Fano. Lo spazio sufficientemente capiente, è stato individuato autonomamente in via Roma. Siamo sei medici, e in questa prima fase si parte vaccinando i nostri pazienti, soprattutto se fragili. Dall'incontro fra le équipe territoriali, dovremo verificare le condizioni per aprire altri hub di vaccinazione».
La disponibilità
«Il Distretto sanitario - prosegue - nel frattempo aveva risposto alle nostre istanze mettendoci a disposizione dei locali della farmacia ma già da noi utilizzati, e di qui la scelta di individuare altri spazi. Difficile stabilire quanti altri centri si potranno aprire, dipende anzitutto dalla disponibilità dei medici fanesi aderenti, al di fuori dei propri ambulatori e dei quantitativi di vaccino, che verranno consegnati e resi disponibili dalla farmacia clinica di Asur. Per quanto riguarda la platea da intercettare il servizio sarà solo prenotazione alla medicina di gruppo di riferimento, e potranno essere vaccinati fra i pazienti non solo soggetti fragili e con la possibilità di muoversi o di essere accompagnanti ma anche soggetti over 70, insegnanti, operatori sanitari, chiunque ad oggi rientri fra le fasce oggetto dell'attuale piano vaccinale. Resta però il dilemma delle procedure burocratiche per i colleghi che aderiscono a questo servizio: stiamo parlando di un carico amministrativo, che grava sui medici importante e al di fuori dei propri ambulatori, che dovremo gestire autonomamente con il supporto delle nostre segretarie o altri operatori».
Lo sgravio
Per sgravare il carico sulle medicine di gruppo per esempio l'équipe del dottor Polverari per Terre Roveresche ha reclutato a supporto alcune infermiere in pensione per le inoculazioni o la gestione amministrativa. In questo caso l'hub a gestione dei medici sarà ubicato al bocciodromo di Orciano.
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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