La Panoramica è pericolosa Lezione del grande incendio

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Giovedì 9 Luglio 2020, 05:04
L'ALLARME
PESARO Sos strada Panoramica San Bartolo. Comuni e Provincia si uniscano per la manutenzione, la pulizia e la sua valorizzazione. A chiederlo sono l'avvocato Stefano Mariani, presidente dell'Ente Parco San Bartolo e Massimo D'Angeli, presidente della Comunità del parco che ha sede nel borgo di Focara. Questione latente, quella della sicurezza del tratto panoramico provinciale, ora inserita fra le priorità del nuovo corso annunciato dell'Ente Parco.
Il riconoscimento
Sullo sfondo il riconoscimento che inserisce la Panoramica San Bartolo fra le 10 strade più belle d'Italia con i suoi saliscendi, i percorsi nel verde e le sue curve mozzafiato, le preferite da Valentino Rossi e Marco Pantani. Eppure tutto questo non basta. Così come è oggi la Panoramica non è sicura, soprattutto come primo asse con funzione taglia fuoco, e a tre anni dal grande incendio che ha devastato il San Bartolo. Sembra facile rilanciare il tema della pulizia e sicurezza della strada ma così non è. Mancano le risorse sufficienti a disposizione della Provincia, da dedicare alla cartolina del San Bartolo con interventi mirati da Pesaro a Gabicce.
Pubblico&privato
A questo si aggiunge la particolarità di questo tratto, dove quasi tutti gli alberi d'alto fusto che si incontrano percorrendo la Panoramica e a bordo strada insistono su proprietà private o suddivise fra più proprietari e questo secondo la Provincia rende impossibile un intervento di manutenzione importante. Prove di accordo: «Stiamo lavorando rimarca il presidente del Parco, Stefano Mariani per definire e proporre all'ente provinciale una nuova formula amministrativa-giuridica come l'accordo di programma . Ciò significa individuare insieme al Parco altri enti capofila proprio come i Comuni di Pesaro e Gabicce , dove ognuno sia disposto a supportare la Provincia, laddove non riesce a intervenire, con risorse proprie da investire regolarmente per la pulizia, il taglio della vegetazione, la manutenzione e la valorizzazione, pensando anche a interventi per la sicurezza stradale che oggi non vengono fatti». L'input è arrivato nelle settimane scorse, dopo una comunicazione firmata dal presidente del Parco e dal direttore Marco Scriboni, inviata al dirigente provinciale del servizio Viabilità. «La risposta purtroppo ottenuta dalla Provincia rimarca il presidente Mariani - non è stata affatto soddisfacente. La Provincia non può comunque sottrarsi dalle responsabilità come ente proprietario, ma non si può neppure pensare di considerare una delle strade più affascinanti del territorio, a picco sul mare, come una normale strada di percorrenza dell'entroterra pesarese. Anche i sindaci di Pesaro e di Gabicce sembrano favorevoli ad una collaborazione. Tutto, considerando che la possibilità di conferire risorse sarebbe un aiuto alla scarse potenzialità della Provincia.
Ìl rilancio
A sostenere e rilanciare a un intervento più puntuale e prioritario sono anche carabinieri forestale e vigili del fuoco, che considerano la Panoramica l'unica porta tagliafuoco in caso d'incendio per l'intero polmone verde del parco. Invece il paradosso è che oggi i tratti principali della strada sono più stretti e compressi di un metro e mezzo, proprio perché a bordo strada, non viene fatta la manutenzione di piante e arbusti». La risposta: eppure la situazione dell'ente provinciale soprattutto per interventi e manutenzione delle strade è sotto gli occhi di tutti. Interpellati, i tecnici dell'ente confermano la mancanza di risorse o almeno delle risorse sufficienti ad occuparsi della valorizzazione, che richiede una strada come la Panoramica San Bartolo. Con solo 1 milione di euro a bilancio per tutte le strade provinciali, i conti sono presto fatti e di queste risorse solo 300 mila euro vengono impiegati per il taglio dell'erba e la pulizia a bordo delle strade provinciali. Altro purtroppo non c'è.
Le alberature
Ma nella lettera di risposta all'Ente Parco si evidenzia un altro problema a cui si dovrà trovare una soluzione. Ad oggi tutte le alberature d'alto fusto ai margini della strada, e sono numerose soprattutto nel tratto fra Santa Marina, Fiorenzuola e Casteldimezzo, a margine della strada, così riferiscono i tecnici alla viabilità, ricadono su proprietà private, e questo sarebbe il motivo per cui, almeno finora la Provincia non interviene, se non su ordinanza specifica dell'Amministrazione comunale.
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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