LA PANDEMIA
PESARO Dopo otto mesi dalla riconversione in piena emergenza, la

3 Minuti di Lettura
Mercoledì 12 Maggio 2021, 05:04
LA PANDEMIA
PESARO Dopo otto mesi dalla riconversione in piena emergenza, la struttura Rsa di Galantara punta a diventare Covid free (ancora 28 i ricoverati) e tornare a servizio del sistema assistenziale del territorio. Ma c'è preoccupazione per la carenza o il trasferimento di personale sanitario. Intanto si parte con il progressivo riordino delle strutture di Area Vasta mentre si accorciano i tempi per riaprire la struttura residenziale di Mombaroccio, che dopo gli interventi di messa in sicurezza, potrà tornare ad ospitare pazienti no Covid. Oggi è in programma un sopralluogo definitivo del sindaco, Emanuele Petrucci con tecnici e sanitari Asur. Se la macchina di riordino in vista del periodo estivo si è appena messa in moto, restano però nodi ancora da affrontare come il problema della carenza di personale in tutta l'Area Vasta, soprattutto ora con l'elaborazione del prossimo piano ferie. Le parti sociali Cgil e Cisl incalzano Asur-Area Vasta 1 sulla carenza di infermieri e operatori socio sanitari. Come osserva Alessandro Contadini (Funzione pubblica Cisl), anche dopo gli ultimi bandi emessi da Asur Marche per reclutare infermieri a servizio della nuova fase della pandemia o dei centri vaccinali, parlare di assunzioni non appare immediato, e ciò potrebbe rendere più complicata anche la gestione delle ferie estive e dei servizi no Covid.
La riconversione
Il cambio di passo per la Rsa di Galantara, è atteso già dalla prossima settimana. Entrata a regime nei mesi centrali dell'emergenza con 75 posti letto Covid, ora secondo il piano di riconversione, dei tre moduli su quattro aperti, entro pochi giorni rimarrà attivo un solo modulo no Covid per 20-30 posti. «Non ci sono nuove importanti richieste per pazienti Covid positivi dal territorio entra merito la direttrice del Distretto sanitario di Pesaro, Elisabetta Esposto e come lo scorso anno si metterà in atto una riduzione dei posti letto attivi, organizzando il trasferimento in altre strutture dei casi residuali Covid, che necessitano ancora di terapia. Nel giro di alcune settimane Galantara, dopo essere stata struttura di riferimento Covid fin dall'ottobre scorso, potrà tornare ad ospitare degenti no Covid. Sulla base del piano di riordino di Area Vasta eventuali altri pazienti o nuove richieste Covid di qui ai prossimi mesi, verranno trasferite in altre strutture abilitate sul territorio abilitate per la presa in carico delle positività, ad iniziare dalle strutture che fanno capo a Kos Care, in particolare verso Macerata Feltria. La riapertura della struttura protetta di Mombaroccio invece garantirà la degenza no Covid».
Le carenze
Il deficit di personale già prima dell'inizio della pandemia vedeva 50 unità di personale infermieristico mancante e oltre una ventina di operatori sociosanitari e oggi questi numeri sono ancora più alti in assenza di nuovi ingressi. Per questo i sindacati si dicono pronti a inviare una missiva alla direzione di Area Vasta per entrare nel merito dei numeri del personale e della riorganizzazione estiva. Pare infatti, che proprio quel personale in servizio alla struttura di Galantara venga utilizzato per permettere ai sanitari di Area Vasta, in forza presso altre strutture, da Urbino al territorio e fino ai Distretti, di poter fruire del piano ferie estive. «Su tutto un dato entra nel merito Contadini è sufficiente consultare il portale Asur alla voce atti e provvedimenti amministrativi, per rendersi conto che solo nell'ultimo mese si sono contate circa 30 pratiche di cessazioni di personale dovuto a contratti a termine in scadenza, semplici stabilizzazioni o infermieri che hanno lasciato per scegliere altre strutture fuori regione».
La missiva
«Per quanto riguarda la riconversione annunciata di Galantara - proseguono - a nostro avviso sono troppo pochi i posti letto puliti, che l'Area Vasta ha intenzione di mantenere in un solo modulo, e questo perché c'è la necessità di recuperare operatori sanitari. Allora perché non rendere attivi due moduli? Del resto ciò non impedirebbe la riattivazione della Rsa di Mombaroccio, dal momento che uno dei tre moduli, che fino a poco tempo fa era operativo a Galantara, di fatto usufruiva del personale che nei mesi scorsi aveva lasciato la residenza di Mombaroccio».
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA