LA DIDATTICA
PESARO Scuola, doccia gelata su chi spingeva sul rientro al 100%

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Mercoledì 21 Aprile 2021, 05:07
LA DIDATTICA
PESARO Scuola, doccia gelata su chi spingeva sul rientro al 100% da lunedì 26 aprile. Non sarà così, almeno per gli istituti di istruzione superiori, di secondo grado. Per ora si manterrà una didattica al 50%, un po' come auspicavano alcuni dirigenti tra cui il preside del liceo Marconi, Riccardo Rossini, che è anche presidente regionale dell'Associazione nazionale presidi. L'input viene dall'incontro che ieri pomeriggio si è tenuto tra Prefettura e Regione, coinvolgendo anche la società dei trasporti e l'ufficio scolastico regionale, e che ricalca le direttive che vengono anche dai confronti a carattere nazionale dove ci si sta orientando a un aumento graduale delle lezioni in presenza, partendo da una soglia ipotizzata del 60% ma concedendo anche autonomia a livello territoriale sulla base dei problemi emersi legati in particolare al trasporto scolastico.
Il confronto
Poco più di un'ora di confronto con il prefetto Vittorio Lapolla a fronte del Decreto Draghi su riorganizzazione scolastica e riaperture, ma che si è concluso praticamente con la riconferma dell'attuale organizzazione della didattica in presenza al 50 per cento delle classi e del sistema dei trasporti, anche dal prossimo 26 aprile. La decisione: In prospettiva per Regione e ufficio scolastico, è auspicabile un incremento della capacità di carico sui bus scolastici, di pari passo alla presenza in classe, passando dal 50 al 75 per cento ma stiamo parlando comunque di una misura non immediata, e che richiederà appunto un certo lasso di tempo. «Siamo già a maggio osserva il referente dell'Ufficio scolastico regionale Marco Filisetti, a margine dell'incontro prefettizio e va da sé che riorganizzare e prevedere mezzi aggiuntivi per un mese di scuola non è fattibile, nonostante un plafond di risorse messe a disposizione dall'assessorato ai Trasporti, che non sono però utilizzabili nell'immediato». Se ne riparlerà dal nuovo anno scolastico perché da lunedì 26 aprile rimane per il momento in vigore il sistema del 50 per cento in presenza e analoga percentuale di carico a bordo dei mezzi.
La decisione
Una decisione questa quasi obbligata, dettata dal fatto che l'ufficio scolastico ha confermato al prefetto Lapolla, l'impossibilità e le difficoltà ad articolare un orario d'ingresso ai vari plessi distanziato di due ore, come riproposto al tavolo di confronto. «Le scuole superiori della provincia si organizzano così prosegue Fillisetti dal momento che il sistema di trasporto Adriabus non può nel breve periodo incrementare corse e mezzi rispetto all'attuale piano per arrivare al 100 per cento della capacità di carico e neppure al 75 per cento, in poche settimane». Lo ha detto chiaramente al tavolo il direttore Adriabus Massimo Benedetti: non ci sono al momento le condizioni - viste le attuali modifiche al piano del trasporto e l'entrata in azione a contratto di steward privati di controllo - per incrementare mezzi e linee, fermo restando che le risorse regionali previste per le singole società di trasporto pubblico, devono ancora essere materialmente ripartite ed erogate per acquistare mezzi aggiuntivi, ma se ne riparlerà dall'autunno prossimo.
La reazione
«Se questo è stato l'esito dell'incontro, indipendentemente dal provvedimento del Governo tuttora in discussione nella conferenza Stato Regioni commenta il dirigente del liceo Marconi, Rossini significa che la Regione ha sposato la nostra linea e raccolto l'istanza dell'associazione presidi. Era stato richiesto fin dall'inizio, in assenza di una simmetria fra presenze per ogni istituto e mezzi aggiuntivi, aumentare la percentuale è impossibile. Ora, piuttosto, c'è da organizzare l'esame di Stato».
Letizia Francesconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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